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Meglio i bond societari di alta qualità

23 Giugno 2014 09:10
financialounge -  BCE Fondi obbligazionari imprese mercati emergenti mercati valutari Saumil Parikh settore immobiliare
Nell’articolo “Investimenti obbligazionari flessibili nella Nuova Neutralità” Saumil Parikh, CFA, Managing Director Portfolio Manager e Mohit Mittal Managing Director Portfolio Manager hanno spiegato perché, con la Nuova Neutralità di PIMCO, caratterizzata da una convergenza verso tassi di crescita tendenziale modesti, da una ridotta volatilità, da bassi tassi reali, da una crescita globale a ritmi differenziati e da basse performance delle attività finanziarie, l’approccio di gestione tenda a utilizzare tutte le aree dei mercati globali del reddito fisso comprese duration, rischio di credito, rischio di cambio e rischio di volatilità.

In questo articolo, invece, i due esperti argomentano le ragioni per le quali preferiscano puntare sulle obbligazioni societarie di alta qualità, sui titoli di Stato, sulle obbligazioni di emittenti finanziari e sulle emissioni di società non finanziarie nell’Europa periferica, sui titoli di Stato, sui bond di emittenti finanziari e non finanziari quasi sovrani ad alto rating nel mercato obbligazionario emerging markets e sulle divise di Messico, Brasile, Corea, Polonia e India che dovrebbero beneficiare degli alti rendimenti reali, in particolare se le politiche monetarie di questi paesi riusciranno a calmierare l'inflazione.

“È opinione comune che con la ripresa dell'economia USA nei prossimi 3-5 anni, gli spread creditizi dovrebbero restringersi e le obbligazioni a basso rating (high yield) dovrebbero sovraperformare quelle di alta qualità (investment grade). Non siamo d'accordo. La Nuova Neutralità è caratterizzata anche da una bassa crescita rispetto alle aspettative. Prevediamo una crescita reale di circa il 2% nell'orizzonte di lungo periodo anziché un livello prossimo al 3% come nella "vecchia normalità". Pur riconoscendo che nella Nuova Neutralità le politiche delle banche centrali riusciranno probabilmente ad eliminare i rischi negativi estremi e ad evitare una diffusa recessione e default in massa, crediamo che le insolvenze nel segmento di bassa qualità saranno più elevate delle aspettative, data la bassa crescita reale. Pertanto, preferiamo le obbligazioni societarie USA di alta qualità rispetto a quelle a basso rating. Nei casi in cui investiamo in titoli di bassa qualità, intendiamo puntare sulle scadenze più brevi per giocare d'anticipo rispetto al previsto aumento delle insolvenze” rivela Saumil Parikh.

È ancora importante puntare sulla riduzione della leva nel mercato del credito nella Nuova Neutralità, sebbene la bassa volatilità, gli spread contenuti e il miglioramento delle condizioni finanziarie conducano a un aumento della leva nel settore privato. Inoltre, PIMCO crede che i segmenti legati alla ripresa del mercato residenziale, come i mutui non-agency, siano più interessanti rispetto alle obbligazioni societarie high yield nella Nuova neutralità.

A differenza di quanto avviene negli USA, la Banca centrale europea, tramite i suoi annunci di Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO) e della sospensione della sterilizzazione del Securities Markets Programme (SMP), in aggiunta alla riduzione del tasso sui depositi in territorio negativo, sta finalmente applicando concretamente il famoso "whatever it takes" pronunciato già molto tempo fa per tenere l'eurozona unita.

“Grazie al sostegno della banca centrale, il mercato obbligazionario dell'Europa periferica rimane una delle poche aree nei mercati sviluppati in cui il restringimento degli spread è ancora possibile. Nell'ambito di questo mercato, la nostra preferenza va in primo luogo ai titoli di Stato, quindi alle obbligazioni di emittenti finanziari e infine alle emissioni di società non finanziarie” segnala Saumil Parikh.

Numerose economie sviluppate, penalizzate da un elevato indebitamento e dall'indebolimento delle dinamiche demografiche, sottoperformeranno probabilmente molte economie emergenti, che presentano tendenze demografiche in miglioramento e hanno inoltre ridotto con successo il loro indebitamento.

“Alla luce di queste dinamiche, le obbligazioni dei mercati emergenti offrono interessanti opportunità rispetto a molti mercati sviluppati. Nell'ambito delle obbligazioni dei mercati emergenti, la nostra preferenza va ai titoli di Stato, seguiti dalle obbligazioni di emittenti finanziari e non finanziari quasi sovrani ad alto rating, mentre evitiamo le obbligazioni societarie di bassa qualità i cui emittenti hanno potuto approfittare delle condizioni finanziarie globali accomodanti per incrementare la leva pur in presenza di un rischio di default elevato” confida Saumil Parikh.

Le valute dei mercati sviluppati, alla luce dei bassi rendimenti reali, rimarranno le divise di finanziamento per gli investimenti globali. Gli investimenti dovrebbero aumentare in Giappone, ove le autorità cercano di orchestrare il ritorno dell'inflazione, mantenendo i rendimenti reali a livelli estremamente bassi tramite programmi di quantitative easing. In Europa, sebbene gli afflussi di breve periodo verso le obbligazioni dei paesi periferici per sfruttare le politiche della BCE dovrebbero teoricamente sostenere la valuta, i bassi rendimenti reali di lungo periodo dovrebbero avere un impatto negativo su di essa. Le divise di Messico, Brasile, Corea, Polonia e India dovrebbero beneficiare degli alti rendimenti reali, in particolare se le politiche monetarie di questi paesi riusciranno a calmierare l'inflazione.

“Ci aspettiamo una bassa volatilità economica nella Nuova Neutralità alla luce delle probabilità che il debito e le dinamiche demografiche impediscano una crescita simile a quella della "vecchia normalità", mentre le politiche delle banche centrali potrebbero ridurre i rischi di eventi negativi estremi. Il settore finanziario, tuttavia, potrebbe ancora attraversare periodi di elevata volatilità legata all'aggiustamento delle politiche monetarie e alla bassa liquidità delle attività finanziarie dovuta all'inasprimento della regolamentazione che limita l'utilizzo dei bilanci degli intermediari. Oltre a focalizzarsi sulla duration, sul credito e sulle valute, l'approccio di PIMCO all'investimento flessibile intende anche trarre vantaggio da episodi di volatilità in un contesto di bassa volatilità della crescita reale attesa nella Nuova Neutralità” conclude Saumil Parikh.
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