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Il made in Italy nella vetrina online di Alibaba

11 Giugno 2014 14:06

financialounge -  Alibaba cina crescita economica ecommerce imprese italia Made In Italy
sione del premier italiano in Asia vanta tra le altre cose anche 10 importanti accordi con la Cina che saranno firmati oggi.

Alcuni con precisi valori commerciali definiti, come i 500 milioni di euro per l’acquisto di 50 elicotteri dell’Augusta Westland (del gruppo Finmeccanica) in cinque anni o i 400 milioni per l’acquisto di quote di Ansaldo Energia, altri che invece gettano le premesse per l’avvio di una cooperazione strategica (come nel caso degli accordi che coinvolgo tra le altre Enel e Ansaldo Sts).

Ma c’è n’è uno che potrebbe rappresentare un vero volano per un’ulteriore crescita dell’intero made in Italy in Cina nei prossimi anni: si tratta dell’alleanza tra le imprese del nostro paese e Alibaba, il colosso dell’e-commerce cinese.
L’accordo, in particolare, ha l’obiettivo di sviluppare il commercio online del made in Italy sul negozio virtuale più famoso e attivo del continente asiatico, e prevede un articolato insieme di agevolazioni per le nostre imprese che decidono di vendere su Alibaba.

Sono infatti previsti servizi per le società italiane che vogliono promuovere le vendite dei propri prodotti, un team di Alibaba dedicato alle aziende italiane, un rafforzamento della cooperazione a difesa delle proprietà intellettuali, un maggiore contrasto (in collaborazione anche con le autorità centrali di controllo di Pechino) alla contraffazione dei marchi italiani e alle frodi online, e un particolare interesse soprattutto per i prodotti di fascia alta che risultano sempre più richiesti dai consumatori cinesi.

Ci vorrà del tempo per capire la profondità e la valenza effettiva dell’accordo, ma due considerazioni vanno comunque fatte.

La prima è che l’accordo è in prospettiva una delle migliori strategie di marketing su uno dei mercati più importanti al mondo: con investimenti relativamente ridotti e con una buona regia nella cooperazione con il team di Alibaba, le imprese italiane potranno fare sistema e avvantaggiarsi da regole, facilitazioni, convenzioni e accordi validi per tutte.

La seconda riguarda invece la possibilità di catturare una quota sempre più importante (e in particolare nella fascia alta dei consumatori) nel mercato cinese che è destinato ad accelerare nei prossimi anni anche in funzione del fatto che le autorità di Pechino stanno spingendo per la trasformazione del paese da un’economia orientata all’export a un’economia basata sui consumi interni.

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