Raccolta europea in calo a causa dei money market fund

A marzo i fondi Ucits hanno registrato una raccolta di 34 miliardi di euro, in riduzione dai 48 di febbraio.
Il calo può essere attribuito principalmente all’aumento dei riscatti dai money market fund.
È quanto emerge dalle ultime statistiche di Efama, l’Associazione europea dei fondi e del risparmio gestito che rappresenta più del 99,6% delle masse totali di fondi Ucits e non Ucits.

Le vendite dei fondi a lungo termine (tutti gli Ucits esclusi i money market fund) si sono mantenute su livelli alti, raggiungendo i 47 miliardi, solo leggermente sotto i 50 miliardi registrati a febbraio.
Nel dettaglio, la raccolta dei fondi obbligazionari è salita a 25 miliardi dai 24 del mese precedente.
I fondi bilanciati hanno anch’essi registrato un aumento a 16 miliardi dai 12 di febbraio.
Infine, i fondi azionari, sebbene in territorio positivo, hanno registrato un rallentamento della raccolta a 6 miliardi dai 12 del mese precedente.
Come detto, sono invece aumentati sensibilmente i riscatti dei money market fund, che si sono attestati a 13 miliardi dai 2 miliardi di febbraio.

I fondi non-Ucits hanno registrato vendite nette totali per 18 miliardi, in aumento dai 13 di febbraio.
I fondi speciali (i fondi riservati agli investitori istituzionali) hanno raccolto 12 miliardi dai 9 del mese precedente.

Le masse totali degli Ucits sono aumentate dello 0,6% a marzo a 7.180 miliardi, mentre le masse totali non-Ucits sono salite dello 0,7% a 2.908 miliardi.
Nel complesso, le masse totali dell’industria europea si sono attestate a 10.087 miliardi alla fine di marzo.
Ha spiegato Bernard Delbecque, direttore dell’Economia e della ricerca: “La domanda per i fondi Ucits a lungo termine è rimasta alta a marzo grazie alla forte domanda per i fondi obbligazionari in un contesto di deboli pressioni inflazionistiche”.