crescita economica

Il pericolo deflazione europea preoccupa gli investitori

12 Maggio 2014 14:30

financialounge -  crescita economica deflazione Europa previsioni ucraina
essionisti finanziari restano piuttosto ottimisti sull'economia globale ma in misura meno ampia rispetto all'inizio dell'anno. Questo è il messaggio di maggior rilievo che spicca da un sondaggio trimestrale svolto da una importante agenzia d’informazione finanziaria internazionale nel quale emerge pure che gli investitori sono preoccupati per i rischi delle turbolenze in Ucraina e, soprattutto, della minaccia di deflazione in Europa.

In particolare, il quaranta per cento degli intervistati nel sondaggio ha dichiarato che l'economia globale sta migliorando, un altro 43 per cento ha detto che è stabile mentre solo il 12 per cento ha affermato che ci sono segnali di deterioramento. L'entusiasmo si è raffreddato: a gennaio, nella precedente edizione del sondaggio, il 59 per cento degli intervistati pensava che l'economia stesse migliorando, un valore che era peraltro il più alto dalla recessione nel 2009.

"Non direi che gli investitori sono nervosi bensì che sono diventati più scettici" ha sottolineato Jack Ablin, Chief Investment Officer delle BMO Private Bank di Chicago. Il sondaggio, condotto con cadenza trimestrale dalla fine del 2009, seleziona un campione di 594 trader, banchieri e gestori di fondi ed ha mostrato di essere in diversi casi piuttosto predittivo: ha individuato nel 2011 i primi segnali di rallentamento dei Paesi BRIC, nel 2012 anticipò l’accelerazione della crescita USA rispetto al consensus di mercato, e, all’inizio dello scorso anno, segnalò un sentiment molto positivo sulle Borse in un anno in cui l’MSCI World avrebbe poi chiuso con un rialzo del 24 per cento.

In questo sondaggio, gli investitori internazionali sono preoccupati prevalentemente per la possibile deflazione nella zona euro: tre quarti di loro dicono che è una grande minaccia per la regione visto che il tasso di inflazione europeo è allo 0,7%, cioè circa a un terzo dell’obiettivo del 2% della BCE.

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