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Quanto sono differenti i fondi esteri da quelli italiani

2 Maggio 2014 15:30
financialounge -  asset allocation Assogestioni fondi di diritto estero fondi di diritto italiano
Il confronto tra i fondi di diritto italiano e quelli esteri è spesso citato dai media e dagli addetti ai lavori relativamente all’ammontare dei flussi di sottoscrizione e per le masse in gestione. Ma c’è un altro aspetto, squisitamente qualitativo, che non viene adeguatamente ricordato: le sostanziali differenze dei titoli in portafoglio.

Aggregando tutti i fondi di diritto italiano in un unico portafoglio ideale, grazie ai dettagli diffusi da Assogestioni al 31 marzo scorso, la percentuale di titoli a reddito fisso dell’area euro (titoli di stato italiani e Ue, obbligazioni bancarie e societarie del nostro paese e bond in euro) ammontava al 51,7%: la stessa percentuale, relativa ai fondi esteri, si attestava al 14,2%. Per contro la somma di azioni italiane ed estere raggiungeva il 42,3% per i fondi di diritto estero mentre non superava il 14% per quelli italiani.

La quota complessiva di asset class estere (cioè la somma di azioni, titoli di stato, obbligazioni ed altri strumenti espressi in valuta extra euro) si posizionava al 27,1% per i fondi di diritto italiano mentre per quelli esteri raggiungeva la soglia del 76,1%, quasi equamente ripartita tra titoli azionari eteri (39,2% del totale) e titoli a reddito fisso in valuta extra euro (36,8%).

Differenze rilevanti che spiegano, in buona parte, perché, negli ultimi anni, la quota di mercato dei fondi di diritto estero è aumentata progressivamente fino a superare il 70% a discapito di quelli di diritto italiano, troppo concentrati sulle attività finanziarie del nostro paese e dell’area euro.
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