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I lavori del futuro

5 Marzo 2014 15:45
financialounge -  Barilla Gartner Lego occupazione settore tecnologico stampanti 3D
Secondo il Presidente degli Stati Uniti una stampante in 3D ci salverà. Almeno professionalmente parlando. Il lungo elogio del novembre scorso del Presidente americano ha sortito diversi effetti, primo fra tutti quello di portare il “3D printing” nelle scuole americane che beneficeranno, soprattutto quelle tecniche, di poter progettare e realizzare ciò che fino ad oggi si poteva solamente disegnare sui monitor del computer. E sulla scia dell’effetto a stelle e strisce qualcosa si comincia a muovere anche nel nostro paese. Nonostante il centro di ricerca e analisi Gartner abbia relegato la stampa 3D ancora ad un mercato di nicchia, l’impatto sarà presto visibile in molteplici settori, a cominciare da quello alimentare.

Che con una stampante 3D si possa creare praticamente tutto è cosa nota, tanto che Barilla è ormai già da due anni che sta sperimentando queste nuove tecnologie in ambito alimentare, in particolare nella creazione della pasta e non solo spaghetti, mezze penne e maccheroni, ma nuove forme personalizzabili. Il futuro sarà poi la stampa personalizzata direttamente nel ristorante, futuro in realtà non poi così lontano, dal momento che qualcuno ha cominciato già a creare la prima pizza e le prime decorazioni di cioccolata per dolci.

Ma se la stampa 3D sarà l’invenzione del futuro, a beneficiare dello sviluppo di questa nuova tecnologia saranno anche le nuove figure che si verranno a creare intorno. Innanzitutto saranno necessari designer, in grado di trasformare l’idea di un prodotto in un prototipo tangibile e tridimensionale. Serviranno poi esperti CAD, il programma che trasforma il disegno di un progetto in coordinate comprensibili per la stampante. Tra i primi impieghi del 3D printing, oltre a quello alimentare, ci sarà sicuramente il fashion. Anche qui saranno necessarie figure in grado di fare da tramite tra l’idea di un capo d’abbigliamento e la sua completa realizzazione, da stilisti ad esperti dei materiali. Ed oltre al food & fashion, la stampa 3D ha degli importantissimi risvolti anche nel campo medico, dove le implicazioni sono praticamente infinite.

È difficile trovare una grande azienda che non abbia pensato già all’uso delle nuove tecniche di stampa 3D nel proprio business. L’ultima in ordine di tempo è la Lego. L’azienda danese dei famosissimi mattoncini sta valutando di rivoluzionare il proprio modello di business digitalizzando la produzione e permettendo agli utenti la possibilità di stampare i propri mattoncini. Una mossa per arginare il dilagare di consolle e device digitali che da tempo ha ormai invaso il mercato dei giocattoli, spodestando quello che una volta era territorio e dominio incontrastato della Lego.
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