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Barack Obama

Gli USA evitano un nuovo default

13 Febbraio 2014 09:12
financialounge -  Barack Obama elezioni occupazione settore sanitario shutdown USA
Ancora una volta la più grande economia del mondo ha evitato lo shutdown, la parziale chiusura delle attività pubbliche per mancanza di fondi, come accaduto già lo scorso autunno. La Camera ha approvato la sospensione del tetto del debito senza condizioni con 221 voti favorevoli e 201 contrari. Ora rimane l’incognita Senato, anche se non sono previste particolari ostruzioni e a seguire la firma del Presidente Obama.

Questa volta a differenza della scorsa, l’accordo è stato trovato con due settimane di anticipo. La facilità con cui il piano è passato è da ricercare nella rinuncia da parte dei Repubblicani a cercare delle concessione dai Democratici, come invece avvenne lo scorso autunno. Con la gran parte dei 200 democratici e con l’appoggio di 28 repubblicani su 232 il piano per aumentare la soglia del debito governativo è passato facilmente, complici anche i timori espressi dal Segretario al Tesoro Jack Lew che aveva indicato il 27 Febbraio prossimo, come data ultima per far fronte a tutti gli impegno economici.

L’ok della Camera è arrivato dopo una settimana difficile per il Presidente, alle prese con la riforma sanitaria, soprannominata “Obamacare”. È di qualche giorno fa infatti il documento con cui il CBO – Congressional Budget Office – ha dichiarato che la riforma farà perdere oltre due milioni di posti di lavoro nei prossimi due anni. Il rischio è che molti americani, soprattutto quelli appartenenti alle fasce più povere, potrebbero decidere di lasciare il proprio posto di lavoro, ottenendo ugualmente la copertura sanitaria necessaria. A sostegno del documento presentato dal CBO, ci sono anche diversi analisti che sostengono come la riforma sia depressiva per il mercato del lavoro, come Dana Milbank del Washington Post, la quale sostiene che i “lavoratori preferiranno affidarsi ai sussidi garantiti dallo Stato anziché lavorare di più per poi pagare più tasse”.

Gene Sperling, il principale consigliere del Presidente Obama, ha risposto alle accuse dichiarando che “se due genitori lavorano entrambi a tempo pieno al solo fine di garantire la copertura assicurativa alla loro famiglia, con la nuova riforma si consentirà ad uno di loro di lavorare di meno, perché tale copertura è garantita.. non credo quindi si possa parlare di perdita di posti di lavoro”.

A supporto del Presidente è intervenuto un altro membro dello staff, che in una nota dichiara che da quando è entrata in vigore la riforma sanitaria sono stati creati 8,1 milioni di posti di lavoro.

La strada per Obama si fa sempre più in salita, in vista delle elezioni di midterm di Novembre. Ma un punto a suo favore il Presidente l’ha ottenuto ieri, quando forte del suo primo ordine esecutivo, ha scavalcato l’immobilismo del Congresso per firmare l’ordine con il quale ha innalzato il salario minimo per i contractor federali, da 7,25 a 10,10 dollari l’ora.
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