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Il re-pricing globale del rischio

30 Gennaio 2014 09:55
financialounge -  cina Federal Reserve politica monetaria settore manifatturiero tapering treasury
Chi aveva avvertito che lo scenario di fondo del 2014, benché favorevole ai mercati azionari, avrebbe premiato la qualità delle singole società e non gli interi listini di Borsa, comincia ad avere dei solidi riscontri. I mercati azionari asiatici sono scesi oggi per la quinta volta in sei giorni dopo che la Federal Reserve ha optato per un ulteriore tapering e dopo la conferma della contrazione dell’industria manifatturiera della Cina: anche Wall Street ha visto l’S&P500 arretrare dell’1,02%.

Nella riunione di ieri, la Fed ha tagliato il volume degli acquisti mensili di bond USA annunciando che ridurrà gli importi di altri 10 miliardi dollari, portandoli quindi da 75 a 65 miliardi di dollari al mese: la banca centrale americana ha però lasciato immutata la sua intenzione di mantenere il tasso di interesse a breve vicino allo zero per un lungo periodo di tempo e comunque finchè il tasso di disoccupazione non scenda almeno al di sotto del 6,5 per cento.

In parallelo la lettura finale del PMI di gennaio della produzione cinese, elaborato da HSBC Holdings Plc e Markit Economics Ltd., si è attestata a quota 49,5: valori inferiori a 50 indicano contrazione dell’economia. In questo contesto, l'indice MSCI Asia Pacific Index ha perso oltre un punto percentuale e mezzo mentre il Nikkei 225 di Tokyo ha lasciato sul terreno quasi il doppio del suo valore: in particolare l’indice Asia Pacifico è sceso del 4,8 per cento in gennaio, cioè la più ampia diminuzione mensile dal maggio 2013 come conseguenza dell’inversione di rotta dei listini azionari globali innescata dai dati economici più deboli del previsto dalla Cina e dal sell - off sulle valute dei mercati emergenti.

"Dal momento che cresce la probabilità di una continua progressione del tapering da parte della Fed nei prossimi mesi, non sembrano esserci dubbi sul fatto che le posizioni sui mercati emergenti siano suscettibili di essere sottoposte a ulteriori pressioni nel breve termine" ha affermato Matthew Sherwood, un responsabile investimenti di una casa d’investimento indipendente basata a Sydney che ha poi aggiunto: "Quello a cui stiamo assistendo oggi sui mercati è un re- pricing globale del rischio".
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