L’Indonesia fa scattare il prezzo del nichel

Il nichel è balzato al livello più alto delle ultime 11 settimane dopo che una importante banca d’affari americana ha amplificato la relativa previsione della quotazione in conseguenza del divieto di esportazione di minerale grezzo dall’Indonesia, primo produttore al mondo di nichel: il divieto indonesiano è iniziato lo scorso 12 gennaio.

L’investment bank USA ha incrementato la stima del prezzo obiettivo del 6,7 per cento portandola a 16 mila dollari a tonnellata e ha dichiarato che il nichel è stato inserito tra i tre metalli con la maggiore potenzialità di crescita nel 2014. Sempre secondo l’istituto finanziario, il surplus di produzione globale del nichel dovrebbe contrarsi di 9.000 tonnellate l'anno dalle 142.000 tonnellate del 2013.

"Le prospettive del mercato del nichel sono ancorato, mai come prima, agli sviluppi in Indonesia", ha sottolineato stamani un analista di commodity che ha poi aggiunto: "Ora ci aspettiamo che il costo marginale di approvvigionamento del nichel aumenti in modo considerevole a seguito del recente divieto di esportazioni di minerale non trasformati dall'Indonesia, con la prospettiva di una carenza di minerali di nickel nel tardo 2014 e nel 2015".

Le quotazioni del nichel per la consegna a tre mesi ha guadagnato l’1,2 per cento a 14.721 dollari a tonnellata al London Metal Exchange (LME): in precedenza, il prezzo più alto raggiunto era stato di 14.755 dollari, il 30 ottobre 2013: con questo rialzo il nichel è salito nel mese del 5,9 per cento, l’apprezzamento più significativo tra i sei principali metalli quotati sul LME .