francia
Non frena la voglia di casa all’estero
17 Gennaio 2014 15:30

e di famiglie italiane all’estero sono quasi triplicate nel giro degli ultimi 10 anni. Con un’accelerazione negli ultimi tre anni: dalle 33.100 alle 35.200 (+6,3%) nel 2011, alle 39.800 (+13,0%) nel 2012 e alle 42.300 (+6,3%) l’anno scorso. Ma c’è di più. Secondo le prime previsioni, gli acquisti oltre frontiera nel 2014 potrebbero superare quota 45 mila abitazioni.
Gli italiani sono, tra gli europei, gli acquirenti di immobili all'estero più attivi, preceduti soltanto dai tedeschi, ma davanti a inglesi e francesi. Secondo gli esperti di mercato che hanno realizzato l’indagine sulla base dei dati raccolti nei vari Paesi del mondo, le principali motivazioni di questo boom all’estero vanno ricercate nella carenza di immobili di qualità in Italia (soprattutto nelle zone di mare e montagna) ma anche negli oneri crescenti della fiscalità sulle seconde case.
Da notare due nuovi fenomeni: crescono gli acquisti di immobili per uso diretto (ad esempio per il figlio che si trasferisce per lavoro all'estero o il pensionato che va a vivere lontano) e quelli per investimento. In quest’ultima ottica, in città come New York o Parigi risulta relativamente semplice locare piccoli appartamenti e ricavare redditi interessanti.
Ma dove investono all’estero le famiglie italiane che comperano immobili? Aumenta l’interesse per la Gran Bretagna e per la Spagna, resta stabile l’appeal degli USA, mentre diminuisce la voglia di casa in Grecia e in Francia. Infine, se l'acquisto medio è di 130mila euro, risulta in ascesa il numero di transazioni immobiliari al di sopra del milione di euro.
Gli italiani sono, tra gli europei, gli acquirenti di immobili all'estero più attivi, preceduti soltanto dai tedeschi, ma davanti a inglesi e francesi. Secondo gli esperti di mercato che hanno realizzato l’indagine sulla base dei dati raccolti nei vari Paesi del mondo, le principali motivazioni di questo boom all’estero vanno ricercate nella carenza di immobili di qualità in Italia (soprattutto nelle zone di mare e montagna) ma anche negli oneri crescenti della fiscalità sulle seconde case.
Da notare due nuovi fenomeni: crescono gli acquisti di immobili per uso diretto (ad esempio per il figlio che si trasferisce per lavoro all'estero o il pensionato che va a vivere lontano) e quelli per investimento. In quest’ultima ottica, in città come New York o Parigi risulta relativamente semplice locare piccoli appartamenti e ricavare redditi interessanti.
Ma dove investono all’estero le famiglie italiane che comperano immobili? Aumenta l’interesse per la Gran Bretagna e per la Spagna, resta stabile l’appeal degli USA, mentre diminuisce la voglia di casa in Grecia e in Francia. Infine, se l'acquisto medio è di 130mila euro, risulta in ascesa il numero di transazioni immobiliari al di sopra del milione di euro.
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