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I viaggi d’affari riprendono il volo

14 Gennaio 2014 15:45

financialounge -  esportazioni Europa italia Made In Italy
made in Italy è riuscito, almeno in parte, ad alleviare le profonde ferite della recessione lo deve alle esportazioni. Ma per avere successo all’estero occorre creare le condizioni operative, logistiche e commerciali e per farlo sono necessari i viaggi d’affari che il management delle imprese compie per fare incontri, sopralluoghi, e studi di fattibilità. Anche per questo le trasferte dei manager italiani all’estero sono aumentate del 4% nei primi 9 mesi del 2013.

Per quanto riguarda le tratte interne viene sempre più preferito il treno (in particolare per i collegamenti Roma – Milano e sulle altre tratte ad alta velocità, in virtù anche della concorrenza introdotta da Nuovo Trasporto Viaggiatori - NTV): la quota di mercato business nella tratta Milano – Roma del treno è passata dal 35% del primo trimestre 2011 al 47% nel terzo trimestre 2013 mentre quella relativa all’aereo è scesa, rispettivamente, dal 65% al 53%. Per le tratte estere e intercontinentali, invece, le linee aeree sono la prima ( talvolta praticamente unica) scelta.

In Europa, mentre Parigi con il 13% rafforza il suo primato come rotta principale per i giri d’affari dei businessmen, Amsteradm e Madrid segnano un lieve aumento, Londra è stabile, Francoforte, Bruxelles e Monaco evidenziano un leggero calo.

Da segnalare infine, che mentre i biglietti aerei verso New York hanno fatto registrare un calo dell’1% della quota di mercato (scesa al 4%), quelli staccati con destinazione Dubai si sono attestati al 4,4%, facendo diventare la più grande città degli Emirati Arabi Uniti la prima destinazione dei businessmen nei primi 9 mesi del 2013.

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