Un radioso 2014 per le azioni h-share cinesi

Le azioni cinesi quotate a Hong Kong registreranno il prossimo anno il più grande rialzo dal 2009 grazie alle buone prospettive dell'economia di Pechino. È questa la previsione di una delle più importanti banche d’affari degli Stati Uniti che ieri ha dichiarato che l'Hang Seng China Enterprises Index (HSCEI), noto anche come l'indice dei titoli h-share, potrebbe salire del 18 per cento fino a toccare, a fine 2014, quota 13.600 punti. Una previsione che, qualora fosse rispettata, rappresenterebbe il balzo più elevato dell’indice HSCEI da quando, appunto nel 2009, il paniere salì del 62 per cento.

L’indice, che stamani è sceso dello 0,69% a quota 11,473 punti, segna un lievissimo rialzo da inizio anno (+0,3%) e un più interessante rendimento a 12 mesi (+14, 57%). La crescita della produzione manifatturiera ha superato nel mese di novembre le stime degli analisti, indicando che la ripresa economica della nazione è sostenuta in un contesto che vede gli sforzi delle autorità monetarie del paese dedicati a frenare la crescita del credito.

Il governo, inoltre, ha promesso il mese scorso di consentire maggiori investimenti privati nelle industrie controllate dallo stato, di allentare la sua politica “del figlio unico” e di tutelare meglio i diritti degli agricoltori in un contesto di riforme tra le più radicali in due decenni; infine, si è impegnato anche ad accrescere il ruolo dei mercati nella seconda più grande economia del mondo.