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Il consenso del plenum cinese per un mercato più aperto

13 Novembre 2013 09:00
financialounge -  agricoltura cina concorrenza ferrovie finanza plenum riforme telecomunicazioni
Si è chiuso ieri il terzo plenum cinese chiamato a discutere le riforme che dovrebbero accompagnare lo sviluppo della Cina fino al 2020.

La nuova leadership di Pechino si è dichiarata favorevole al varo di riforme fiscali e rurali e, al contempo, ridurre gradualmente gli attuali stringenti controlli sugli investimenti in modo da permettere un mercato più aperto e capace di consentire una più efficiente allocazione delle risorse.

Tuttavia, a scanso di ogni equivoco, lo Stato resterà sempre vigile e, infatti, è stato istituito un apposito comitato di sicurezza che avrà l’obiettivo di valutare la coerenza dell’attuazione delle linee guida del Piano 383 tracciato dallo stesso premier cinese Xi Jinping.

Intanto è stato costituito il gruppo di lavoro che dovrà tracciare le riforme di ampio respiro che dovranno aprire alla concorrenza settori che al momento sono dominati dai monopoli dei grandi gruppi di stato: ferrovie, finanza e telecomunicazioni.

Tra le riforme annunciate anche quella relativa alle proprietà agricole che potrebbe garantire agli agricoltori di ricavare maggiori redditi dai loro terreni, ritenuti finora di proprietà collettiva.
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