borsa
IPO USA trainate da Twitter
8 Novembre 2013 09:00

r, che ha esordito ieri al NYSE di New York con un rialzo iniziale fino a 50 dollari (+92% rispetto al suo prezzo di collocamento a 26 dollari) per poi chiudere la sua prima seduta di Borsa a 44,9 dollari (+72,7%), ha contribuito ad incrementare l’ammontare delle IPO statunitensi del 2013 con i suoi 1,8 miliardi dollari di offerta pubblica iniziale sulla Borsa di New York: un collocamento che rappresenta la settima più grande IPO 2013 a livello globale e la più significativa nel settore della tecnologia da quella di Facebook da 16,0 miliardi di dollari dell'anno scorso.
L’operazione del collocamento di Twitter ha incrementato le attività IPO a livello mondiale portandole a 126,3 miliardi di dollari questo anno, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il totale era a 100,2 miliardi di dollari. Le operazioni di nuove quotazioni nel settore della tecnologia ha toccato un totale di 8,5 miliardi di dollari dall’inizio del 2013, in calo del 64% rispetto ai 23,4 miliardi di dollari dello scorso anno.
Goldman Sachs si è collocata in cima alla lista dei bookrunner delle IPO a livello mondiale quest'anno con una quota di mercato del 10,4%, seguita da J.P. Morgan con il 8,1%. Da segnalare infine che le IPO di società statunitensi rappresentano quest’anno il 36% dell'attività globale mentre quelle relative a aziende europee vale il 20%.
L’operazione del collocamento di Twitter ha incrementato le attività IPO a livello mondiale portandole a 126,3 miliardi di dollari questo anno, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il totale era a 100,2 miliardi di dollari. Le operazioni di nuove quotazioni nel settore della tecnologia ha toccato un totale di 8,5 miliardi di dollari dall’inizio del 2013, in calo del 64% rispetto ai 23,4 miliardi di dollari dello scorso anno.
Goldman Sachs si è collocata in cima alla lista dei bookrunner delle IPO a livello mondiale quest'anno con una quota di mercato del 10,4%, seguita da J.P. Morgan con il 8,1%. Da segnalare infine che le IPO di società statunitensi rappresentano quest’anno il 36% dell'attività globale mentre quelle relative a aziende europee vale il 20%.
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