Apple adesso punta tutto sull’estero

Mentre Twitter scalda i motori per la sua quotazione in Borsa (prevista per il prossimo 7 novembre), Apple ha comunicato i dati del suo quarto trimestre fiscale che va da luglio a settembre 2013. E non sono stati risultati brillanti. Infatti per il terzo trimestre consecutivo la società di Cupertino ha rallentato la corsa con utili in calo dell’8,6% a 7,5 miliardi di dollari. Il fatturato, invece, si è attestato a 37,5 miliardi di dollari, in rialzo del 4%. Il titolo, che ha chiuso la seduta a 529,8 dollari (in rialzo dello 0,74%) nel dopo Borsa, cioè dopo la pubblicazione dei dati trimestrali, ha ritracciato di circa tre punti percentuali.

"La domanda è se potrà tornare a crescere", ha dichiarato sibillino Walter Piecyk, analista di BTIG a New York che poi ha aggiunto: "La storia di Apple è quella di un gruppo che cresceva senza soluzione di continuità e poi è scivolata in un trend negativo". All’orizzonte, infatti, si intrecciano notizie contrastanti. Da un lato, in base a un rapporto CIPR (Consumer Intelligence Research Partners), Samsung sarebbe riuscita a superare Apple nella vendita trimestrale di smartphone negli Stati Uniti: nel terzo trimestre, mentre Apple avrebbe raggiunto il 34% della quota di smartphone venduti negli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2013, Samsung sarebbe balzata al 38%.

Sull’altro versante, quello estero dove il gruppo della Mela ha ottenuto il 60% dei ricavi dell’ultimo trimestre, emergono invece segnali più incoraggianti. Apple ha generato 5,73 miliardi dollari in Cina nell'ultimo trimestre, in aumento del 5,6 per cento rispetto all'anno precedente, mentre le vendite in Giappone sono salite del 41%, a 3,34 miliardi dollari, dopo aver siglato un accordo con il più grande carrier del paese, NTT Docomo, per la vendita di iPhone.