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L’energia giusta per diversificare l’equity

2 Ottobre 2013 08:00
financialounge -  BlackRock BNP Paribas Investment Partners Invesco petrolio Schroders settore energetico
Dopo un 2012 da dimenticare anche il 2013 non è certo entrato, almeno finora, negli annali per il settore dell’energia. Infatti l’anno scorso l’indice MSCI Energy, che misura l’andamento in Borsa di tutte le aziende del settore quotate in tutte le piazze finanziarie internazionali, segnò un -0,54% contro un +13,18% dell’MSCI World globale mentre da inizio anno al 20 settembre l’MSCI Energy non è andato oltre il +9,76%, contro il +16,79% dell’MSCI World globale.

Ma questa under performance potrebbe ora rivelarsi un interessante entry point per gli investitori alla ricerca di uno buona diversificazione azionaria o che volessero convertire una quota del portafoglio da reddito fisso in equity. Il settore energia, infatti, potrebbe mettere a disposizione diverse buone opportunità.

Secondo gli analisti, per esempio, il prezzo del petrolio potrebbe continuare a mantenersi sugli attuali elevati livelli favorendo i gruppi dotati delle migliori tecnologie per l'esportazione e il trasporto. Inoltre molte imprese, soprattutto le big oil ma non solo, garantiscono alti e, soprattutto, sostenibili dividendi.

Meglio comunque non improvvisare e, invece, affidarsi alle mani sicure dei migliori gestori di categoria come quelle dei comparti Parvest Equity World Energy di BNP Paribas Investment Partners, Invesco Energy Fund, Blackrock Global Funds World Energy, Schroder Isf Global Energy.
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