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Antonio Bottillo

Le opportunità nel real estate USA

4 Settembre 2013 12:00
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“Oggi più che mai è necessario inserire nei portafogli diverse fonti di rendimento che possano garantire una crescita nel lungo periodo. Il mercato immobiliare, nelle sue varie forme e tipologie di investimento, è per sua natura decorrelato rispetto alle altre asset class e permette di costruire portafogli in grado di affrontare meglio la volatilità del mercato, offrendo al contempo ritorni interessanti. Ecco perché gli investitori dovrebbero guardare con attenzione al real estate e ai settori e aree che possono offrire le migliori opportunità” dichiara a FinanciaLounge Antonio Bottillo, Amministratore Delegato per l’Italia di Natixis Global Asset Management.

Un settore quello immobiliare che ha subito un forte impatto negativo con la crisi finanziaria mondiale ma che, dopo aver toccato in molti Paesi quotazioni molto inferiori ai picchi del 2007-2008, offre ora agli investitori valore e opportunità in varie parti del mondo.

Michael Acton, Direttore Ricerca AEW Capital Management, per esempio, ritiene che il mercato statunitense dei REITs (Real Estate Investment Trust) continuerà a migliorare nella seconda parte dell’anno, benché caratterizzato da una maggiore volatilità. Acton, che auspicherebbe una ripresa economica più forte poiché il mercato immobiliare è strettamente collegato all’andamento delle economie locali, ha individuato tre temi principali sui quali concentra la propria attenzione per la restante parte di quest’anno.

“Il primo è rappresentato dal mercato immobiliare statunitense con le sue ricadute positive: si prevede che gran parte della domanda sarà determinata dall’ingresso sul mercato di circa 2 milioni di nuove famiglie, formatesi tra il 2007 e il 2011 e attualmente in cerca di abitazione” sottolinea Acton che poi accenna al secondo tema: l’energia.

“Gli Stati Uniti sono già in grado di soddisfare gran parte del proprio fabbisogno energetico ed, entro la fine di questo decennio, si prevede che il Paese diventerà un esportatore netto di petrolio e, forse, anche di gas naturale”.

Il terzo tema costituisce anche una potenziale fonte di rischio: si tratta del più significativo cambiamento di rotta in termini di politica monetaria cui si è assistito negli Stati Uniti negli ultimi decenni. Acton riconosce che il rafforzamento dell’attività economica derivante da questo cambiamento è particolarmente favorevole ai REITs.

“Poichè gli investitori considerano i REITs come fonte alternativa di rendimento, il lato dell’offerta dovrà misurarsi con i rendimenti offerti agli investitori da prodotti analoghi”. Le società di gestione di REITs hanno cominciato a distribuire dividendi più elevati, ma i tassi di dividendo rimangono decisamente bassi e soltanto poche società sono tornate sui livelli precedenti la crisi.
Detto questo, molti osservatori fanno presente che le quotazioni degli immobili Usa sono già cresciute abbastanza dai minimi post- crisi.

“Va notato” interviene Dmitri Rabin, Senior Securitized Asset Analyst Loomis, Sayles & Company, “che, anche dopo i recenti aumenti, il prezzo delle case negli Stati Uniti, a livello nazionale, si colloca ancora il 22% al di sotto dei prezzi massimi. C’è quindi un ampio margine di miglioramento”.

Loomis Sayles prevede infatti che la crescita del prezzo delle case comincerà a riprendersi lentamente nei prossimi 18-24 mesi, per raggiungere livelli medi a una cifra. Gli incrementi dell’ordine dell’8%–12% del 2013 e del 5%–7% previsti da Rabin per il 2014 sarebbero comunque positivi.

“Anche se il prezzo delle case aumentasse ancora del 10% e i tassi sui mutui salissero del 2%, la capacità di rimborso dei prestiti immobiliari sarebbe pressappoco allineata con quella del periodo 1981–2010" tiene a precisare Dmitri Rabin per il quale il principale rischio per i prezzi delle abitazioni negli Stati Uniti è rappresentato da un’eventuale improvvisa stretta creditizia causata dalle politiche governative.
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