cina
Entro il 2015 piena convertibilità cinese
2 Agosto 2013 07:00

mente il renminbi cinese non è una moneta convertibile.
La Banca Centrale del Paese stabilisce un tasso di riferimento e delimita una banda di oscillazione per le perdite o i guadagni, inoltre Pechino vigila attentamente affinchè pure la conversione finalizzata gli investimenti sia ostacolata.
Per questa ragione ha accumulato ingenti riserve in valuta estera (le ultime stime parlano di circa 3.200 miliardi di dollari) ed ha continuato a vendere renminbi al fine di evitarne un eccessivo apprezzamento.
Secondo le ultime indiscrezioni la piena convertibilità dovrebbe avvenire entro il 2015, sebbene non vi sia in merito ancora alcuna dichiarazione ufficiale da parte delle autorità cinesi.
Resta il fatto che alla fine dello scorso anno i paesi che erano autorizzati a scambi e pagamenti in renminbi con la Cina erano ben 206, collocando la divisa di Pechino al 13esimo posto al mondo.
Tra i Paesi con i maggiori volumi di pagamento in renminbi nel mondo la parte del leone spetta a Hong Kong (72,8%), seguita dalla Cina (5,2%) e dalla Gran Bretagna (3,0%).
Per quanto riguarda invece, più in generale, i partner commerciali di Pechino, al primo posto si posiziona l’Unione Europea (15% del totale degli scambi), seguita da Stati Uniti (13%), dall’ASEAN (11%), che include Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore, Tailandia.
La Banca Centrale del Paese stabilisce un tasso di riferimento e delimita una banda di oscillazione per le perdite o i guadagni, inoltre Pechino vigila attentamente affinchè pure la conversione finalizzata gli investimenti sia ostacolata.
Per questa ragione ha accumulato ingenti riserve in valuta estera (le ultime stime parlano di circa 3.200 miliardi di dollari) ed ha continuato a vendere renminbi al fine di evitarne un eccessivo apprezzamento.
Secondo le ultime indiscrezioni la piena convertibilità dovrebbe avvenire entro il 2015, sebbene non vi sia in merito ancora alcuna dichiarazione ufficiale da parte delle autorità cinesi.
Resta il fatto che alla fine dello scorso anno i paesi che erano autorizzati a scambi e pagamenti in renminbi con la Cina erano ben 206, collocando la divisa di Pechino al 13esimo posto al mondo.
Tra i Paesi con i maggiori volumi di pagamento in renminbi nel mondo la parte del leone spetta a Hong Kong (72,8%), seguita dalla Cina (5,2%) e dalla Gran Bretagna (3,0%).
Per quanto riguarda invece, più in generale, i partner commerciali di Pechino, al primo posto si posiziona l’Unione Europea (15% del totale degli scambi), seguita da Stati Uniti (13%), dall’ASEAN (11%), che include Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore, Tailandia.
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