Apple
Gli investitori di Apple delusi
12 Giugno 2013 10:00

zio anno a ieri, 11 giugno 2013, l’indice Nasdaq composite del listino tecnologico USA segnava un rialzo del 13,82%. Tuttavia, osservando gli andamenti dei singoli titoli dell’alta tecnologia a stelle e strisce, si può constatare che le performance 2013 sono molto differenziate.
Infatti se Microsoft (+30,3% da inizio anno), Google (+24,0%), Cisco Systems (+22,5%) e Intel (+19,8%) vantano performance migliori rispetto all’indice, Amazon.com (+9, 4%), Ibm (+6,3%), e Oracle (+0,7%) evidenziano risultati al di sotto del Nasdaq. Ma peggio di tutti ha fatto, finora, il titolo Apple che dai 533 dollari di inizio anno, ha chiuso ieri la seduta di Borsa a 437,6 dollari, con una perdita del 17,9%.
Ai possessori del titolo azionario della Mela non può certo essere di consolazione sapere che pure il titolo Samsung Electronis, il colosso rivale negli smartphone e nei tablet, segni un arretramento del valore dell’8,7% da inizio anno. Ma c’è di più. Persino gli investitori che un mese e mezzo fa avevano preferito sottoscrivere i bond emessi dalla Apple, per non correre i rischi tipici a cui si è esposti nell’investimento azionario, stanno soffrendo: chi ha acquistato gli iBond decennali sta accusando una perdita del 5,4% mentre chi ha optato per quelli di durata trentennale la minusvalenza è di circa il 9%.
Infatti se Microsoft (+30,3% da inizio anno), Google (+24,0%), Cisco Systems (+22,5%) e Intel (+19,8%) vantano performance migliori rispetto all’indice, Amazon.com (+9, 4%), Ibm (+6,3%), e Oracle (+0,7%) evidenziano risultati al di sotto del Nasdaq. Ma peggio di tutti ha fatto, finora, il titolo Apple che dai 533 dollari di inizio anno, ha chiuso ieri la seduta di Borsa a 437,6 dollari, con una perdita del 17,9%.
Ai possessori del titolo azionario della Mela non può certo essere di consolazione sapere che pure il titolo Samsung Electronis, il colosso rivale negli smartphone e nei tablet, segni un arretramento del valore dell’8,7% da inizio anno. Ma c’è di più. Persino gli investitori che un mese e mezzo fa avevano preferito sottoscrivere i bond emessi dalla Apple, per non correre i rischi tipici a cui si è esposti nell’investimento azionario, stanno soffrendo: chi ha acquistato gli iBond decennali sta accusando una perdita del 5,4% mentre chi ha optato per quelli di durata trentennale la minusvalenza è di circa il 9%.
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