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Il vento del lusso soffia da Oriente

21 Maggio 2013 08:00
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Dopo i dati delle trimestrali di numerosi grandi brand internazionali, si rafforzano le previsioni di inizio anno, in base alle quali il 2013 dovrebbe essere un nuovo anno positivo per l'industria dei beni di lusso, con una crescita del giro d’affari tra il 7% e il 10%.

Un trend di medio lungo termine, in quanto la stragrande maggioranza dei volumi di crescita proverrà dai consumatori dei mercati emergenti, che rappresentano ormai circa la metà delle vendite totali di beni di lusso. Ad alimentare questa tendenza l’ampliamento delle disponibilità di spesa della classe media dei paesi in via di sviluppo e l’incremento del 50% della ricchezza mondiale entro i prossimi quattro anni, con una percentuale maggiore in Asia rispetto all’Europa.

E che la creazione di ricchezza sia il principale traino della crescita del mercato del lusso lo dimostra anche l’euforia che si respira in questi giorni in Giappone grazie alle decisioni adottate dal premier Shinzo Abe. L’iniezione di fiducia ha spinto i consumatori di fascia più alta che si sentono ancora più ricchi grazie al balzo della Borsa di Tokyo: a Osaka sarà presto inaugurato il più alto grattacielo del paese con gli appartamenti della torre residenziale (dal costo medio di circa 1,4 milioni di dollari) già tutti venduti mentre le prenotazioni di Ferrari hanno toccato nuovi massimi storici.

Intanto, il consumo di beni di lusso da parte dei cinesi, pari oggi al 30% circa del mercato, dovrebbe mantenere un tasso di incremento annuo a due cifre. Oltre ai cinesi, contributi importanti sono previsti dalla crescita dai consumatori brasiliani, russi e del Medio Oriente.

Investire nei beni di lusso significa puntare su marchi che hanno risentito in misura ridotta se non addirittura impercettibile, della profonda crisi internazionale, quali per esempio Lvmh, Swatch Group, Richemont , Estée Lauder, Pernod Ricard, Christian Dior, Luxottica, Tod’s, Tiffany, Hermes, l’Oreal, Burbetty, Hugo Boss. Senza trascurare i nuovi recenti ingressi in Borsa, come Brunello Cucinelli, Salvatore Ferragamo e Prada che consentono di ampliare la diversificazione di portafoglio ai fondi azionari specializzati sul settore del lusso de dei grandi marchi.
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