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Più attenzione al debito emergente in local currency

11 Aprile 2013 20:00
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Nell’articolo “La country selection negli emerging markets” Greg Saichin, Responsabile portafogli High Yield e obbligazionari dei Paesi Emergenti di Pioneer Investments ha spiegato perché è importante adottare un approccio di selezione dei singoli paesi, piuttosto che sui blocchi di aree, nell’allestire portafogli emerging market debt.

Greg Saichin affronta ora un altro importante tema: i risparmiatori interessati ai mercati emergenti devono preferire le attività denominate in valuta forte oppure guardare con più attenzione alle valute locali?

“I mercati in valuta locale potrebbero essere interessanti per delle semplici ragioni. Questi tendono ad essere più stabili poiché gli investimenti sono detenuti in larga parte da operatori domestici. Inoltre i rendimenti sono spesso più elevati di quelli generati da investimenti in valuta forte. La relativa mancanza di liquidità era un problema che col tempo è stato risolto. I governi hanno voluto che i mercati in valuta locale diventassero la spina dorsale delle loro finanze, in particolare per la parte lunga e media della curva dei rendimenti, in modo che i fondi pensione e gli altri investitori istituzionali potessero partecipare in modo più attivo con il risultato di rendere questo segmento del mercato meno volatile nel medio periodo”.

“La parte più speculativa è, quindi, lasciata ad altri strumenti, come il debito a breve termine che gli investitori internazionali usano principalmente per le loro scommesse sulle valute. Ovviamente anche noi apparteniamo a questo gruppo e non ci sottraiamo agli investimenti in valuta, anche se abbiamo posto meno enfasi sulle operazioni di breve termine rispetto alle operazioni basate sui fondamentali che incidono sui prezzi nel medio-lungo termine. Mentre vediamo margini per un piccolo indebolimento delle valute dei Paesi Emergenti nel breve periodo, grazie alle politiche monetarie più espansive, ci aspettiamo che il maggior potenziale di crescita della maggior parte dei paesi emergenti porterà ad un rafforzamento delle valute nel corso del tempo”.

“Bisogna però dire che ci sono anche alcuni aspetti che giocano “contro” all’investimento in attività in valuta locale. Innanzitutto, l'accesso degli investitori stranieri ai mercati locali può essere soggetto a limitazioni. Ad esempio, il tentativo del Brasile di indebolire la propria moneta ha portato ad avere una tassa sugli acquisti sugli investitori esteri. Non vi è alcun rischio del genere per le attività denominate in dollari o euro".

"Seguendo un approccio basato principalmente sui fondamentali, gli investitori dovrebbero osservare le stesse variabili analizzate sui mercati più sviluppati. A cominciare dal livello del debito, naturalmente, sia pubblico che privato. Vi è oggi la tendenza a osservare il Brasile, dove l'indebitamento delle famiglie è aumentato notevolmente così come in altri paesi dell’America Latina. In Cina, è il debito delle banche che deve essere attentamente monitorato, non solo per le sue dimensioni rispetto al PIL, ma anche per la sua diversità, con un sistema bancario ombra che rende difficile il lavoro dei regolatori. Noi crediamo che la capacità di controllare la crescita del credito sia fondamentale per le prospettive economiche globali, in un paese così basato sul settore bancario”.
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