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Il settore energia corre con la crescita
13 Marzo 2013 08:00

umi energetici sono destinati inevitabilmente ad aumentare nei prossimi anni. Al di la delle previsioni di breve termine, legate alla crisi economica europea e all’andamento al di sotto della sua media storica degli Stati Uniti, che parlano di stagnazione della domanda di energia o di lievi incrementi, la rincorsa dei più dinamici paesi emergenti (soprattutto la Cina e l’India, ma anche il Brasile, la Russia, l’Indonesia, la Corea del Sud, il Messico, la Nigeria, il Sudafrica, e la Turchia) dovrebbe generare una domanda aggiuntiva di risorse energetiche molto superiori a quelle registrate in questi ultimi anni.
Questo scenario dovrebbe determinare un’interessante opportunità di investimento nei fondi specializzati sui titoli del settore dell’energia e delle risorse naturali in quanto questi prodotti del risparmio gestito hanno dimostrato di essere dei moltiplicatori di performance durante le fasi di espansione economica mondiale.
Proviamo ad analizzare i numeri. Negli ultimi 10 anni, tra la fine di gennaio 2003 e fine gennaio 2013, l’indice MSCI World convertito in euro, rappresentativo dell’andamento di 5.000 titoli dei diversi settori delle borse di tutto il mondo, ha accumulato un guadagno del 46,2%: nello stesso arco di tempo la media dei fondi azionari del settore energia ha messo a segno un rialzo del 148,1%.
Scomponendo i 10 anni esaminati in due parti, la prima relativa all’espansione economica mondiale (dal gennaio 2003 all’agosto 2008) e la seconda dal settembre 2008 a oggi, in cui la crescita dell’economia mondiale è fortemente rallentata, si scopre un aspetto ancora più interessante. E cioè che nella prima fase i fondi azionari del settore energia hanno guadagnato il 197,8% contro il 28,6% dell’MSCI World Index mentre dal settembre 2008 a oggi hanno perso il 16,7% contro un +13,6% dell’indice delle Borse mondiali.
È la conferma che, nel momento in cui l’economia mondiale riprenderà il percorso della crescita, questi fondi avranno delle potenzialità di rialzo molto superiori alla media degli altri fondi azionari.
Questo scenario dovrebbe determinare un’interessante opportunità di investimento nei fondi specializzati sui titoli del settore dell’energia e delle risorse naturali in quanto questi prodotti del risparmio gestito hanno dimostrato di essere dei moltiplicatori di performance durante le fasi di espansione economica mondiale.
Proviamo ad analizzare i numeri. Negli ultimi 10 anni, tra la fine di gennaio 2003 e fine gennaio 2013, l’indice MSCI World convertito in euro, rappresentativo dell’andamento di 5.000 titoli dei diversi settori delle borse di tutto il mondo, ha accumulato un guadagno del 46,2%: nello stesso arco di tempo la media dei fondi azionari del settore energia ha messo a segno un rialzo del 148,1%.
Scomponendo i 10 anni esaminati in due parti, la prima relativa all’espansione economica mondiale (dal gennaio 2003 all’agosto 2008) e la seconda dal settembre 2008 a oggi, in cui la crescita dell’economia mondiale è fortemente rallentata, si scopre un aspetto ancora più interessante. E cioè che nella prima fase i fondi azionari del settore energia hanno guadagnato il 197,8% contro il 28,6% dell’MSCI World Index mentre dal settembre 2008 a oggi hanno perso il 16,7% contro un +13,6% dell’indice delle Borse mondiali.
È la conferma che, nel momento in cui l’economia mondiale riprenderà il percorso della crescita, questi fondi avranno delle potenzialità di rialzo molto superiori alla media degli altri fondi azionari.
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