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Asia

Con il PAC è meglio

6 Marzo 2013 08:00
financialounge -  Asia borsa cina Europa mercati azionari mercati emergenti orizzonte temporale piano di accumulo del capitale rendimenti
La crescita economica non sempre è sinonimo di Borsa in rialzo. Nel senso che talvolta può succedere che a fronte di un aumento sensibile del PIL oppure in presenza di un incremento del prodotto interno lordo superiore alla media mondiale, il listino azionario di quel paese registri poi una performance poco soddisfacente.

Tuttavia, nel lungo periodo, l’investimento azionario sui paesi a più rapida crescita ripaga. Ne sono una riprova i risultati dei piani di accumulo (pac) decennali effettuati sulle diverse tipologie di fondi e sicav azionarie.

L’ipotesi sviluppata prevedeva un versamento fisso di 500 euro al mese, dal gennaio 2003 al gennaio 2013 per un totale di 60 mila euro complessivi. Il pac in fondi azionari area euro non avrebbe permesso di accantonare più di 68.739 euro (pari ad una rivalutazione media annua del 2,19%), quello in fondi azionari Usa 72.539 euro (3,31% all’anno), quello in fondi azionari globali internazionali 72.948 euro (3,36% annuo), quello in fondi azionari Europa 74.629 euro (pari ad una rivalutazione del 3,69% ogni anno) e quello in fondi azionari Pacifico 77.927 euro (4,38% annuo): negli stessi 10 anni, il pac in fondi azionari paesi emergenti avrebbe consentito di accumulare un capitale di 86.988 euro, pari ad un guadagno medio annuo del 6,30%.

Ma quali sono le aree geografiche emergenti che avrebbero offerto i migliori rendimenti?
L’investimento a rate nei fondi azionari emergenti Asia avrebbe fatto accumulare 95.046 euro, con una rivalutazione media annua del 7,22%, quello in fondi azionari Cina 96.845 euro (8,17% all’anno) e quello in fondi azionari America Latina 115,819 euro (10,88% annuo): sotto la media il pac decennale nei fondi azionari Est Europa ed Europa emergente che non sarebbero andati oltre i 78.381 euro (4,61% all’anno).
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