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Alla ricerca della cedola azionaria

20 Febbraio 2013 08:00
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Ormai è diventata una vera e propria strategia d’investimento azionaria. Al punto che si stanno intensificando le ricerche di esperti in questa specialità. Stiamo parlando dei fondi azionari focalizzati prevalentemente, se non esclusivamente, in titoli azionari che pagano un alto dividendo. Con una particolarità non affatto secondaria: la rigorosa selezione delle società.

Infatti individuare i titoli che hanno staccato dividendi generosi nel 2012 è piuttosto semplice e l’elenco è facilmente reperibile sul web e sui siti specializzati di finanza. Il vero plus, invece, consiste nell’individuare le società che pagano già buoni o ottimi dividendi e che, al contempo, siano in grado di farlo anche nei prossimi anni. Meglio ancora, poi, se queste società sono caratterizzate da una storia di incremento pluriennale dei dividendi: segno che al management, oltre alla buona gestione, sta a cuore anche la remunerazione ai soci.

Si tratta di società quotate che distribuiscono cedole tra il 2,5% e il 5% all’anno e che vantano una solidità patrimoniale, una crescita organica e buoni flussi di cassa. Società, in ambito europeo, quali per esempio Basf, Deutsche Bank, Nestle, Luxottica, Hannover Rueck, Campari, Telecom Italia, Ucb, Royal Dutch, Vodafone, Hsbc, Roche, Novartis, Bayer, Imperial Tobacco, Philips, Unilever, Reckitt Benckiser, Sap, Eni, Linde.

A livello americano, invece, nel mirino dei gestori di fondi specializzati possono finire società del calibro di Microsoft, McDonalds, Johnson & Johnson, Pfizer, Merck & co, Exxon Mobil, United technologies, Chevron, General Electric.
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