Contatti

cina

Obbligazioni cinesi, il giusto mix tra opportunità e rischio

La strategia del comparto Pictet-Absolute Return Fixed Income punta a catturare le tante occasioni nel segmento del debito di emittenti cinesi: in questa fase focus su società immobiliari e di gestione patrimoniale

25 Gennaio 2019 07:00

L’ultimo dato sul Pil cinese certifica il rallentamento della crescita di Pechino al livello più basso dal 1990. Tuttavia, si tratta pur sempre di una crescita annualizzata al 6,6% e, soprattutto, non deve passare in secondo piano il fatto che dopo una lunga crescita l’economia del colosso asiatico è destinata fisiologicamente a rallentare in futuro, divenendo però più stabile. Questo grazie al processo di migrazione pilotato dalle autorità di Pechino che spingono affinché la catena del valore della manifattura passi dalla quantità alla qualità, dall’export ai consumi interni e dalle lavorazioni a basso valore aggiunto a quelle che implicano elevato know how. Vanno letti in quest’ottica i provvedimenti adottati negli scorsi mesi dal governo sia per allentare la politica fiscale e sia per sostenere la domanda interna e la crescita del Pil. Tra le misure adottate figurano infatti tagli fiscali per le famiglie e per le imprese e ingenti investimenti in infrastrutture.

LO STIMOLO FISCALE CINESE


“Delle grandi banche centrali la People’s Bank of China è l'unica che ancora persegue uno stimolo monetario: si stima che nel corso di quest’anno possa immettere oltre 200 miliardi di dollari nell'economia. I nostri economisti stimano che la crescita del Pil di Pechino possa attestarsi al 6,4% quest'anno, un tasso due volte più elevato rispetto a tutto il resto del mondo e oltre tre volte rispetto alle economie sviluppate”, specifica Patricia Schuetz, senior client portfolio manager di Pictet Asset Management. Alla luce di tutto questo l’esperta reputa particolarmente attrattivo il mercato obbligazionario cinese in virtù anche di rendimenti relativamente elevati e non particolarmente correlati con quelli delle altre classi di attivi.

UN MERCATO MATURO


In questo contesto, il mercato obbligazionario evidenzia tratti crescenti in termini di diversificazione e presenza di player internazionali, mentre lo yuan viene indicato come la valuta di riserva del futuro. Nello specifico, secondo Patricia Schuetz, esistono molteplici opportunità di acquisto selettivo sia all'interno del mercato obbligazionario cinese denominato in dollari, soprattutto se si registrasse una nuova debolezza valutaria, e sia nel debito societario denominato in dollari dei mercati emergenti, in particolare di quegli emittenti che più beneficiano di una crescita della Cina.

Mercato già posizionato sul rallentamento USA


Mercato già posizionato sul rallentamento USA






FOCUS SUI SETTORI DELLE GESTIONI PATRIMONIALI E IMMOBILIARE


Entrando nello specifico, l’esperta segnala due settori, all’interno dell’obbligazionario cinese, nei quali rintracciare valore: le società di gestione patrimoniale cinesi e quelle immobiliari. “Le prime saranno tra i principali beneficiari delle misure di stimolo in virtù del fatto che sono ritenute strategicamente importanti per il Paese. Per quanto riguarda invece le società immobiliari, c’è da segnalare un miglioramento nella loro strutture del capitale” spiega Patricia Schuetz, convinta che molte delle obbligazioni emesse da aziende di questi due settori siano oggi sottovalutate.

MITIGARE I RISCHI DI PORTAFOGLIO


Per contro, chi investe nel debito emergente deve necessariamente fare i conti con picchi di volatilità inaspettati a breve termine e la Cina non fa eccezione. “La filosofia di bilanciamento dei rischi nel processo di investimento per la strategia Pictet-Absolute Return Fixed Income ha come obiettivo primario quello di diversificare il rischio in ogni occasione. Per metterla in pratica, esaminiamo i rischi e le correlazioni sia nell'ambito dei singoli temi d'investimento sia nell'intero portafoglio”, rivela Patricia Schuetz.

POSIZIONI RIBASSISTE SULLE VALUTE EMERGENTI


Attualmente, per esempio, viene mantenuta in portafoglio una posizione short (ribassista) sulle valute emergenti in modo da controbilanciare le fasi di turbolenza sul debito dei mercati emergenti sebbene tale scelta valutaria sia dinamica in modo da adeguarsi nel tempo alle tante variabili che possono incidere sugli andamenti dei cambi dei diversi paesi in via di sviluppo. Sempre in ottica difensiva di portafoglio, il team di gestione del Pictet-Absolute Return Fixed Income ha pure impiegato i Cds (credit default swap, i contratti assicurativi che proteggono dal rischio insolvenza dell’emittente) governo cinese, al fine di garantire ulteriore protezione alle posizioni sul settore immobiliare cinese.

IL MIGLIOR EQUILIBRIO RISCHIO / RENDIMENTO


“Siamo fermamente convinti che il nostro approccio agli investimenti nell’obbligazionario cinese sia nelle condizioni di poter intercettare valore a lungo termine e, al contempo, riuscire a limitare i rischi della volatilità a breve termine, con l’obiettivo di assicurare agli investitori il migliore equilibrio rischio/rendimento possibile”, conclude Patricia Schuetz.
Share:
Trending