Contatti

azioni

Idee di investimento – Azioni – 10 dicembre 2018

Non sembra ancora all’orizzonte la fine del ciclo economico, ma la volatilità resterà elevata creando interessanti opportunità come quelle già presenti nei mercati emergenti, in Cina e nelle mid cap USA.

10 Dicembre 2018 09:29

FIDUCIA NEI CONSULENTI FINANZIARI


Tra gli aspetti più interessanti emersi nell’ultima indagine globale di Natixis Investment Managers condotta su 9.100 investitori individuali tra Asia, Europa Continentale e Americhe figura l’interesse crescente degli italiani verso i consulenti finanziari.
Infatti, come si legge nell’articolo Investimenti: la priorità degli italiani è la sicurezza, ma con un rendimento oltre il 9%, il fai-da-te in campo finanziario non sembra attirare gli investitori italiani: l’80% degli intervistati preferisce che sia un esperto ad occuparsi di individuare le migliori opportunità di investimento e il 70% circa ha fiducia nei consulenti finanziari e ancora un 70% ritiene che gli investitori che si affidano a un consulente finanziario abbiano maggiori probabilità di raggiungere i loro obiettivi rispetto a quelli che non si affidano a un consulente.

NESSUNA FINE IMMINENTE DEL CICLO


Intanto, come spiega nell’articolo Fine ciclo non imminente, i dazi sono l’ago della bilancia William Davies, Responsabile azionario globale, EMEA di Columbia Threadneedle Investments, il tema comune da tenere principalmente sotto osservazione nel 2019 è il commercio. “Riteniamo che un quadro in miglioramento in quest’ambito rappresenterebbe un’evoluzione molto favorevole per i mercati azionari. Al contrario, i listini risentirebbero di un eventuale deterioramento dei rapporti commerciali, e lo scenario globale ne uscirebbe indebolito” dichiara l’esperto. Secondo lo scenario di riferimento di Columbia TI se è innegabile che si stia percorrendo la fase avanzata del ciclo, emerge la sensazione che la fine non sia imminente. Una convinzione basata sul fatto che, a fronte di un rallentamento delle crescita in Europa e in Giappone e dell’accelerazione degli USA sulla scia anche degli stimoli fiscali promossi dall’amministrazione Trump, è difficile pensare che i prossimi due anni vedano il presidente americano statico: al contrario è nel suo interesse che il ciclo elettorale coincida con una fase di crescita per gli Stati Uniti.

BORSE VICINE AD UN PUNTO DI RIMBALZO


Nel frattempo agli investitori interessa se la correzione in atto sui mercati azionari sulla scia delle tensioni sui tassi in America, delle incertezze politiche in Europa e di un rallentamento cinese (anche per effetto dei dazi commerciali) continueranno a fare male ai portafogli. “A questi prezzi buona parte delle aspettative negative sono state incorporate, ma eventuali nuovi scossoni potrebbero portare i mercati a nuovi minimi (fino a cinque punti percentuali) sotto i minimi già visti negli Stati Uniti (S&P500 a 2.550 punti) mentre i mercati europei dovrebbero tenere i minimi già visti (tra i 3.050 e i 3.090 punti dell’Eurostoxx 50)” specifica nell’articolo Mercati azionari, ci potrebbero presto essere le basi per un rimbalzo a inizio 2019 Edoardo Ugolini , Portfolio Manager di Zest Asset Management e gestore del fondo Zest Absolute Return Var 4. Il quale non esclude che da questi livelli si possano creare le basi per un rimbalzo nei primi mesi del 2019. Resta però il fatto, sottolinea Edoardo Ugolini, che i mercati evidenziano un upside limitato nei prossimi anni (pari al 5% circa annuo) e che la volatilità resterà alta, per cui si renderà necessario un atteggiamento opportunistico.

AZIONARIO VISTO IN MODERATO RIALZO


Pure Nadège Dufossé, CFA e Head of Asset Allocation di Candriam è convinta che le valutazioni espresse oggi dai mercati azionari stiano già scontando un rallentamento economico e integrano già un premio di rischio più elevato, mentre le probabilità di una recessione su un orizzonte di tempo prevedibile sono ridotte,. In tale contesto, come la stessa Dufossé argomenta nell’articolo Perché il 2019 dei mercati non somiglierà al 2018, gli utili delle imprese dovrebbero continuare a registrare una crescita positiva mentre le banche centrali dovrebbero adottare un approccio pragmatico, adattando il ritmo della stretta monetaria alle condizioni economiche. Di conseguenza, lo scenario di base di Candrian continua a prevedere un rialzo moderato dei mercati azionari l’anno prossimo. Come ogni anno, i rischi sono numerosi e potrebbero influire negativamente sulla fiducia e sulla crescita, come è successo nel 2018. Tuttavia, il 2019 potrebbe rivelarsi diverso dall’anno che lo ha preceduto.

LA VOLATILITÀ MOLTIPLICA LE OPPORTUNITÀ


Akira Fuse, Direttore degli investimenti di Capital Group, dal canto suo, è persuaso che, anche in questo periodo di incertezza, i mercati globali siano in grado di offrire opportunità e quelli emergenti in particolare. “Nell’ambito della nostra prospettiva a lungo termine, consideriamo la volatilità dei mercati una opportunità per investire in una più ampia gamma di opzioni. Siamo particolarmente attenti ai trend secolari a lungo termine che si stanno delineando, soprattutto sui mercati in fase di sviluppo, vale a dire le economie caratterizzate da un tasso di crescita più elevato rispetto al resto del mondo” dichiara nell’articolo Trend secolari, il ruolo della nuova classe media negli investimenti Akira Fuse. Il quale è convinto che, utilizzando la combinazione di una ricerca approfondita e di un approccio selettivo, sia possibile individuare e cogliere al meglio le diverse opportunità. Una combinazione che ha come fattore determinate i fondamentali che evidenziano una situazione di ipervenduto per le azioni dei mercati emergenti le cui quotazioni attuali risultano più allettanti rispetto alle società dei paesi sviluppati.

OPPORTUNITÀ SULL’AZIONARIO CINESE


A questo proposito Raymond Ma, Gestore di portafoglio di Fidelity International nell’articolo Occasioni in Asia dopo la tregua Trump-Xi spiega perché l’azionario cinese sia interessante. Mentre Washington e Pechino sono ora impegnate a tenere negoziati su una serie di temi, dall’agricoltura all’energia, dal trasferimento di tecnologie alla proprietà intellettuale, fino alle barriere non tariffarie e al crimine informatico e l’agricoltura, emergono crescenti opportunità sul mercato azionario cinese, anche in virtù del calo delle valutazioni avvenuto quest’anno, mentre i consumi diventano sempre più un volano per l’economia e le imprese concentrano maggiormente l’attenzione sui rendimenti per gli azionisti.

PREFERENZA PER LE MID CAP


Infine, merita di essere segnalata l’indicazione proposta nell’articolo Fiducia nell’economia USA, preferenza per le mid-cap da John Indellicate, Co-Portfolio Manager di OYSTER US Selection Scout Investments di SYZ AM. La cui strategia privilegia le mid cap americane, segmento spesso trascurato a favore di small cap in forte crescita o di grandi blue chip. Ma, precisa John Indellicate, le società a media capitalizzazione hanno dimostrato di possedere un profilo di rischio/rendimento più favorevole sul lungo termine.
Share:
Trending