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Amundi: per le azioni può essere un buon 2020, ma meno del 2019

Per Beani (Amundi) le valutazioni azionarie incorporano già gran parte delle buone notizie, mentre il quadro generale delle materie è favorevole per il petrolio e, soprattutto, per l’oro e gli altri metalli preziosi

di Redazione 15 Gennaio 2020 21:00
financialounge -  Amundi azioni Giordano Beani

L’inizio del 2020 è stato piuttosto movimentato, portando scompiglio sui mercati. L’uccisione del generale iraniano Soleimani decisa da Trump lo scorso 3 gennaio ha messo in ansia i mercati per il timore di un’escalation delle tensioni nel Golfo, tra gli Stati Uniti - e suoi “alleati” – e l’Iran. Ma nel giro di un paio di giorni la calma è tornata dopo che la risposta militare da parte dell’Iran si è rivelata un atto quasi dimostrativo. In parallelo, in Libia si è riaccesa la disputa tra le forze governative del primo ministro al-Sarraj e le forze eversive dell’esercito nazionale libico (LNA), guidato dal Generale Haftar.

POCHI ELEMENTI MACROECONOMICI NUOVI PER GLI INVESTITORI


“Gli investitori hanno pochi elementi sui quali imbastire le decisioni di portafoglio sotto il profilo macroeconomico per valutare se la stabilizzazione delle economie è confermata. L’unico dato ‘fresco’ è quello relativo ai 145mila nuovi occupati non agricoli per il mese di dicembre 2019 negli Stati Uniti: un valore inferiore ai 164mila attesi dal consenso ma con il tasso di disoccupazione fermo al 3,5% e un aumento delle retribuzioni del 2,9% su base annua rispetto alle attese di +3,1%” fa sapere Giordano Beani, Head of Multi-Asset Fund Solutions Italy Amundi SGR.

L’ATTENZIONE E' DESTINATA A TORNARE SULLE DISPUTE USA CINA


Alla luce di queste considerazioni, secondo l’esperto è probabile che, dopo la firma dell'accordo di "fase uno", l’attenzione degli investitori tornerà a concentrarsi sulla disputa commerciale tra Washington e Pechino e le ricadute sull’economia globale che consentiranno di verificare se il sentiment positivo dei mercati abbia realmente fondate ragioni di essere.

Volatilità e timori fine ciclo dopo l’ottima annata del 2019


Volatilità e timori fine ciclo dopo l’ottima annata del 2019





BORSE, PERFORMANCE 2020 POSITIVE MA BEN AL DI SOTTO DI QUELLE 2019


Nel frattempo, mentre negli Usa sta per iniziare la stagione dei risultati trimestrali, sul fronte azionario Beani segnala che le valutazioni incorporano già gran parte delle buone notizie, con il rapporto prezzo – utili (p/e) dell’MSCI World, stimato a 18,1 volte gli utili degli ultimi 12 mesi, cioè solo un punto dal picco toccato nel febbraio 2018. “Non possiamo escludere che anche il 2020 possa essere un anno positivo per le Borse ma con performance di molto inferiori a quelle del 2019” specifica Beani.

QUADRO GENERALE FAVOREVOLE ALLE MATERIE PRIME


Il quale, passando alle materie, prime intravede un favorevole quadro generale. “Il nostro target per il petrolio è in un range compreso tra i 55 e i 65 dollari per il WTI statunitense e tra i 60 e i 70 dollari per il Brent. Mentre le quotazioni dell’oro e degli altri metalli preziosi dovrebbero essere supportare dalle politiche monetarie accomodanti e dai bassi tassi reali” conclude l’esperto.
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