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La giornata dei mercati

Dato Usa non riserva sorprese positive, Borse europee poco mosse

L’atteso dato sull’inflazione Pce, nella componente core, esce appena sopra le attese e non riserva sorprese positive. Futures di Wall Street sulla parità e azionario del vecchio continente proseguono poco mossi

di Virgilio Chelli Aggiornato al 23/12/2022 15:05
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23/12/2022 15:05


L’atteso dato USA sulla Personal Consumption Expenditure ha segnato un aumento del 5,5% sull’anno a novembre, il più basso da ottobre 2021 e sotto il 6% precedente. Ma il tasso ‘core’ un indicatore di inflazione al consumo guardato molto vicino dalla Fed, è aumentato del 4,7% poco sopra il consenso al 4,6%, mentre sul mese l’incremento è stato del 0,2% in linea con le attese. La componente relativa ai beni è aumentata del 6 % e quella dei servizi del 5,2%. Sul mese l’indice PCE segna +0,1%, l’incremento più basso da quattro mesi e ben sotto lo 0,4% di ottobre.

Intanto anche in Giappone corre con il tasso annuo che a novembre ha toccato i massimi da oltre 30 anni, pur rimanendo a livelli molto più contenuti rispetto a USA e Europa, 3,7%, ma comunque ben sopra il target della Banca Centrale fissato al 2%. Sul mese i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% in rallentamento rispetto allo 0,6% di ottobre.

Sempre sul versante macro da segnalare il dato positive sulla fiducia dei consumatori italiani il cui indice è salito a dicembre a 102,5 da 98,1 nel mese precedente, segnando un massimo da 10 mesi sopra le aspettative il mercato che puntavano a 98,5. I consumatori italiani esprimono ottimismo sul futuro e segnalano un miglioramento anche delle condizioni economiche attuali e personali.
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