Sono più o meno i livelli di metà giugno. Il
prezzo del gas naturale scende sotto la soglia dei 100 euro per megawattora e sostiene i
listini azionari europei che, dopo un avvio in positivo, aumentano i guadagni verso metà seduta, con Piazza Affari a +0,77%.
EFFETTO PRICE CAP
Il calo delle quotazioni del gas naturale ad Amsterdam è anche una conseguenza del
price cap deciso dell’Europa che entrerà in funzione dal prossimo 15 febbraio e fissa il prezzo a
180 euro per megawattora. “È uno strumento che Confindustria aveva chiesto ben prima dello scoppio della guerra tragica in Ucraina, già più di un anno fa, perché vedevamo dall'estate del 2021 meccanismi speculativi inspiegabili in termini di lievitazione dei prezzi”, commenta
Giovanni Baroni, vicepresidente di
Confindustria e presidente della Piccola Industria ai microfoni di Rtl.
BISOGNO DI FONTI ALTERNATIVE
“La verità e' che abbiamo bisogno di
fonti alternative di gas, quindi dobbiamo partire il prima possibile in Italia con i rigassificatori per avere fonti alternative alla Russia; in secondo luogo, non è che dal momento che a Bruxelles è stato approvato un
price cap, l'emergenza è passata. A livello nazionale dobbiamo muoverci immediatamente anche sulle bollette che cominceremo a pagare a oneri pieni dal primo di gennaio”, aggiunge il vicepresidente di
Confindustria.