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La giornata dei mercati

Borse europee di nuovo in rosso nel finale, Milano limita i danni

I principali indici viaggiano in calo intorno al punto percentuale alle ultime battute ai minimi di quattro settimane. Milano riesce a contenere i ribassi grazie al netto recupero dei principali titoli delle banche

di Virgilio Chelli Aggiornato al 16/12/2022 17:25
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16/12/2022 17:25


L’azionario europeo finisce la settimana ai minimi di un mese con perdite intorno al punto percentuale per le principali piazze con l’esclusione di Milano, che riesce a concludere poco sotto la parità grazie al recupero dei titoli delle banche, con Intesa, Unicredit, Fineco e Azimut in evidenza. Gli investitori europei digeriscono gli ultimi dati economici che indicano un rallentamento della contrazione sia nei servizi che nel manifatturiero, con l’indice PMI composito preliminare di dicembre in recupero rispetto a novembre anche se ancora in territorio contrazione sotto quota 50 punti.

I timori degli investitori restano concentrate su inflazione, tassi di interesse e rischio recessione, dopo l’ultimo round dell’anno delle banche centrali che si sono limitate a un aumento del costo del denaro di mezzo punto ma hanno anche indicato che i rialzi continueranno per contrastare l’inflazione e riportarla entro i target fissati da Fed e BCE. Ad aumentare i timori di recessione l’indice PMI composito USA uscito nel pomeriggio che segnala un’accentuazione della contrazione dell’attività sia nei servizi che nel manifatturiero.

Sulla piazza milanese l’indice FTSE Mib alle ultime battute è appena sotto la parità attorno ai 23.700 punti grazie alla buona performance dei principali titoli bancari e del risparmio gestito, da Intesa a Unicredit, da Fineco a Azimut, mentre tecnologici e industriali viaggiano in territorio negativo insieme a energetici e utility come nel resto d’Europa. L’annuncio ieri dell’avvio a marzo della cura dimagrante del bilancio della BCE, che ridurrà gli acquisti, continua a penalizzare i BTP, i cui rendimenti si muovono in rialzo in maniera più marcata rispetto agli altri titoli di Stato europei.

16/12/2022 11:45


L’azionario europeo non dà seguito al tentativo di rimabalzo dell’apertura e resta sotto pressione nella tarda mattinata con i principali indici in territorio frazionalmente negativo appesantiti dai tecnologici. Continuano a pesare i timori di frenata dell’economia mentre le banche centrali vanno avanti nel loro contrasto aggressivo all’inflazione. Nel suo complesso l’azionario europeo sta puntando a chiudere in rosso la seconda settimana consecutiva, mentre anche a Wall Street i futures sui principali indici si muovono ben sotto la parità.

A Milano l’indice FTSE MIB fa fatica a tenere quota 23.700 punti e punta a chiudere la settimana in calo di oltre il 2%, mentre il BTP fa peggio degli altri titoli sovrani del continente con lo spread contro il Bund che continua a viaggiare in area 200 punti, anche a seguito dell’annuncio della partenza a marzo della riduzione degli acquisti da parte della BCE. Titoli bancari in lieve recupero dopo la seduta pesante di ieri causata proprio dalle perdite potenziali associate ai titoli di Stato in portafoglio. Come nel resto d’Europa pesanti I tecnologici con STMicroelectronics in netto calo.

Sul fronte macroeconomico, l’indice S&P Global Eurozone Composite PMI ha registrato a dicembre una lettura preliminare a 48,8 punti, in miglioramento dai 47,8 punti di novembre e meglio delle attese di mercato, ma pur sempre per il sesto mese consecutivo in territorio contrazione. Sia il settore manifatturiero che i servizi sono sotto la linea di demarcazione a 50 punti, rispettivamente a 47,8 e a 49,1.
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