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La giornata dei mercati

Borse Europee bloccate in attesa di dati USA e Fed, Milano si tiene di poco in positivo

Alla vigilia del dato chiave sull’inflazione USA di novembre domani e della Fed mercoledì gli investitori non prendono posizione. Scontato un nuovo aumento dei tassi ma pareri diversi su mosse e tempi nel 2023

di Virgilio Chelli Aggiornato al 12/12/2022 17:30
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12/12/2022 17:30



I principali indici azionari europei si avviano a chiudere una seduta poco mossa sopra i minimi di apertura e vicino alla parità con Milano che riesce a mantenersi anche se di poco in territorio positivo. Investitori e mercati restano concentrati sulle decisioni in arrivo da parte delle banche centrali, a cominciare dalla Fed americana che concluderà la due giorni del FOMC mercoledì sera, seguita dalla BCE e altre banche europee il giorno dopo. Molta attesa per il dato chiave sull’inflazione USA a novembre, in uscita domani un’ora prima dell’apertura di Wall Street, che potrebbe confermare il rallentamento fatto registrare un mese fa.

Un rialzo di mezzo punto dei tassi dopo quattro aumenti di 75 punti base viene dato abbastanza per scontato e tutte le attese sono per le indicazioni sulle prossime mosse nel 2023. Nel pomeriggio il WSJ riporta che Jay Powell dovrà mettere d’accordo un FOMC diviso sulle prossime mosse, con alcuni che si aspettano un deciso rientro dell’inflazione che consiglierebbe presto una pausa nei rialzi dei tassi, e altri convinti che non sarà invece sufficiente. Un supporto alla prima tesi i è arrivato dalle dichiarazioni riprese ieri notte in USA del segretario al Tesoro Janet Yellen, secondo cui l’amministrazione USA sta facendo tutto il possibile per evitare una recessione e ha formulato la previsione di un calo dell’inflazione, anche se non ha dato dettagli su quando e quanto, mentre vede un mercato del lavoro solido.

A Milano l’indice FTSE MIB ha tenuto quota 24.300 punti sostenuto dai guadagni messi a segno dai titoli bancari che hanno più che bilanciato le perdite di utility e tecnologici. Il settore finanziario si è mosso in rialzo guidato da UniCredit, in calo pronunciato invece Hera con anche STMicroelectronics, dopo che gli USA hanno chiesto al Giappone di tagliare le esportazioni di chip in Cina. Sul mercato delle commodity il petrolio recupera qualche dollaro sopra quota 70 dopo i recenti cali, mentre il dollaro prosegue il movimento di lento scivolamento rispetto a euro e principali valute.

12/12/2022 12:00


I principali indici azionari europei si muovono sopra i minimi della mattinata anche se restano prevalentemente in territorio negativo, con Milano che riesce a riguadagnare di poco il segno più. Gli investitori restano concentrati sulle decisioni in arrivo da parte delle banche centrali, a cominciare dalla Fed americana e a seguire di BCE e altre europee, che saranno precedute domani dal dato chiave sull’inflazione USA a novembre, in uscita un’ora prima dell’apertura di Wall Street, che potrebbe confermare il rallentamento fatto registrare un mese fa.

Le attese continuano a puntare a un aumento di 50 punti base su entrambe le sponde dell'Atlantico, in Europa oltre alla BCE si riuniranno nei prossimi giorni anche le banche centrali di Svizzera, Inghilterra e Norvegia. Qualche supporto al sentiment di investitori e mercati è arrivato dalle dichiarazioni riprese ieri notte in USA del segretario al Tesoro Janet Yellen, che ha preceduto Jay Powell alla guida della Fed, secondo cui l’amministrazione USA sta facendo tutto il possibile per evitare una recessione. Ma soprattutto Yellen ha formulato la previsione di un calo dell’inflazione, anche se non ha dato dettagli su quando e quanto, mentre vede un mercato del lavoro solido.

A Milano l’indice FTSE MIB si muove in territorio frazionalmente positive sopra quota 24.300 punti con I guadagni messi a segno dai titoli bancari che più che bilanciano le perdite di utility e tecnologici. Il settore finanziario si muove infatti in rialzo di oltre mezzo punto percentuale guidato da UniCredit, in rialzo di oltre un punto e mezzo. In calo invece di circa il 2% Hera con anche STMicroelectronics in territorio negativo dopo che gli USA hanno chiesto al Giappone di tagliare le esportazioni di chip in Cina.

Sul versante delle notizie societarie in Europa, il gruppo francese della sanità Sanofi ha annunciato di rinunciare all’offerta sulla biotech Horizon Therapeutics, mentre Amgen sarebbe in fase avanzata nelle trattative per acquistarla Horizon. Inoltre il gruppo turco di consegne Getir ha acquistato la concorrente tedesca Gorillas per una valutazione di 1,2 miliardi di dollari.
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