La giornata dei mercati

Le Borse Europee accelerano al ribasso nel finale su timori banche centrali

I ribassi sono comunque contenuti sotto il punto percentuale. Gli investitori restano concentrati sulle banche centrali, temendo che mantengano un atteggiamento restrittivo. Petrolio in calo ai minimi da 11 mesi.

di Stefano Caratelli Aggiornato al 06/12/2022 17:20

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06/12/2022 17:20


Le Borse europee accelerano al ribasso nel finale con cali comunque contenuti, mentre gli investitori restano concentrati sulle prossime mosse della Fed, che la prossima settimana si riunisce per l’ultima volta nel 2022, con il dato cruciale sull’inflazione di novembre in arrivo il giorno prima. I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee si confermano in territorio negativo con il FTSE Mib poco sopra i minimi di giornata in flessione di meno di un punto percentuale.

Lo spread BTP-Bund oscilla intorno ai 185 punti, con il rendimento del decennale italiano è sceso sotto il 3,7%, mentre l’euro si è riportato a 1,05 dollari. A Milano Saipem registra la peggiore performance di giornata dopo aver esercitato l’opzione di acquisto relativa all’unità di estrazione Santorini, che sta già operando nella flotta del gruppo, al prezzo di esercizio di 230 milioni di dollari. Venduti anche i bancari con l’eccezione di Unicredit su cui JP Morgan ha aumentato il target.

Gli investitori digeriscono anche gli ultimi dati macro, che segnalano un miglioramento degli ordini all’industria tedesca e un settore delle costruzioni ancora depresso in tutta l’Eurozona, con l’indice PMI di novembre in contrazione per il settimo mese consecutivo. Il prezzo del petrolio si muove in territorio negativo con il WTI appena sopra i 75 dollari al barile ai minimi da 11 mesi.

06/12/2022 11:35


Le Borse europee proseguono la seduta con prevalenza di segni meno, anche se limitati a una frazione di punto, mentre gli investitori restano concentrati sulle prossime mosse della Fed, che la prossima settimana si riunisce per l’ultima volta nel 2022, con il dato cruciale sull’inflazione di novembre in arrivo il giorno prima. Intanto gli investitori digeriscono gli ultimi dati macro, che segnalano un miglioramento degli ordini all’industria tedesca a un settore delle costruzioni ancora depresso in tutta l’Eurozona, con l’indice PMI di novembre in contrazione per il settimo mese consecutivo.

Intanto il prezzo del petrolio si muove in territorio negativo con il WTI appena sopra i 76 dollari al barile e il Brent sotto gli 82 dollari. A Milano l’indice FTSE MIB fa fatica a tenere i 24.500 punti dopo le perdite contenute di ieri in linea con le altre piazze continentali con gli investitori che cercano di capire quanto potrebbero essere aggressive le prossime mosse di BCE e Federal Reserve. Le azioni più sensibili alla politica monetaria come i tecnologici viaggiano in rosso con Nexi che estende il netto calo di ieri. Telecom Italia invece recupera qualche decimale in attesa di indicazioni su un’acquisizione parziale e indiretta della mano pubblica.

Anche il resto d’Europa si muove in territorio frazionalmente negativo con l’indice pan-europeo STOXX 600 e il tedesco DAX 40, su timori che gli ultimi dati economici forti provenienti dagli USA inducano la Fed a continuare a stringere aggressivamente, mentre si aspettano anche segnali sul possibile ingresso in recessione dell’Europa.

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