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La giornata dei mercati

Le Borse europee consolidano i rialzi in chiusura di un’ottima settimana

Dopo qualche incertezza i principali listini del vecchio continente si avviano a chiudere in rialzo anche l’ultimo giorno di una settimana brillante, su attese che il picco della stretta della Fed sia più vicino

di Virgilio Chelli Aggiornato al 11/11/2022 17:30
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11/11/2022 17:30


I principali indici delle Borse europee dopo qualche incertezza nel pomeriggio si avviano a chiudere in rialzo anche l’ultimo giorno di una settimana brillante, accesa dal rally di ieri seguito al dato migliore del previsto sull’inflazione USA, che ha alimentato le attese di un picco dei rialzi dei tassi della Federal Reserve intorno al 5% invece del temuto 6%. Il mercato monetario prezza un 80% di possibilità che la Fed si limiti a un rialzo di 50 punti base a dicembre, idea alimentata dai presidenti della Fed di Dallas e San Francisco, Lorie Logan e Mary Daly, secondo cui potrebbe essere appropriato rallentare il passo per valutare meglio le condizioni dell’economia.

Francoforte e Parigi sono le migliori alle ultime battute con rialzi oltre il mezzo punto percentuale mentre Milano segue con l’FTSE Mib che si mantiene intorno ai 24.400 punti supportata dai rendimenti in calo dei titoli di Stato e dall’euro in rafforzamento, con le utility e i brand di consumo in evidenza. Fa eccezione Londra in lieve calo sotto il punto percentuale dopo il dato negativo del PIL e le previsioni di una recessione lunga per l’economia britannica. Lo Stoxx Europe 50 finisce praticamente piatto ma comunque ben sopra i livelli di partenza lunedì. L’euro mette a segno anche oggi un buon rialzo di oltre un punto percentuale su dollaro, ben oltre la parità.

11/11/2022 15:55


I tre principali indici di Wall Street si muovono intorno alla parità ai primi scambi dopo il poderoso rally seguito al dato sotto le attese dell’inflazione USA a ottobre. Gli investitori stanno elaborando cosa vuol dire per le prossime mosse della Fed, che a questo punto potrebbe andare in pausa prima del previsto, mentre un’altra ondata di vendite sulle criptovalute influisce sul sentiment. A questo punto il mercato monetario prezza un 80% di possibilità che la Fed si limiti a un rialzo di 50 punti base a dicembre. I presidenti della Fed di Dallas e San Francisco, Lorie Logan e Mary Daly, assecondano questa visione affermando che potrebbe essere appropriato rallentare il passo per valutare meglio le condizioni dell’economia.

Wall Street si dirige comunque verso una chiusura di settimana in forte rialzo, con Dow e S&P 500 che puntano a un più 4-5% e il Nasdaq ad almeno un più 7%. In Europa i principali indici riducono sensibilmente i guadagni iniziali portandosi intorno alla parità con Francoforte e Parigi che mantengono un rialzo frazionale. Milano si mantiene intorno ai 24.400 punti del FTSE Mib supportata dai rendimenti in calo dei titoli di Stato e dall’euro in rafforzamento, con le utility e i brand di consumo in evidenza.

11/11/2022 11:30


Rallenta la corsa delle Borse europee partita ieri sull’onda dell’entusiasmo per il dato USA sull’inflazione di ottobre ben sotto le attese, che ha acceso le speranze degli investitori che la Fed possa fermarsi nel suo percorso di rialzo dei tassi sotto il 5% invece del temuto 6%. L’umore del mercato è anche supportato dale notizie secondo cui la Cina allenta alcune delle misure anti Covid soprattutto in tema di viaggi. Solo Londra viaggia in negativo in Europa dopo la contrazione del PIL nel terzo trimestre che potrebbe segnare l’inizio di una lunga recessione per tutto il prossimo anno, mentre la sterlina recupera con decisione.

A Milano l’indice FTSE MIB si tiene sui massimi di cinque mesi in rialzo meno di mezzo punto percentuale per la sesta seduta consecutive e si prepara a chiudere la settimana con un rialzo superiore al 5%, supportato dal calo dei rendimenti dei titoli di Stato e dal rafforzamento dell’euro su dollaro. Le utility e i titoli dei consumi discrezionali guidano guadagni con Moncler, A2A e Enel in evidenza.

Gli investitori tengono sotto monitoraggio la Commissione Europea da cui dovrebbero arrivare le attese misure per contenere il prezzo del gas negli stati membri. La previsione è quella di un corridoio dinamico dei prezzi dei contratti trattati ad Amsterdam invece di un tetto ‘secco’. A supporto delle utility anche la decisione del governo Meloni di approvare il pacchetto da 9 miliardi per supportare la produzione di gas naturale e aumentare le riserve in vista dell’inverno.
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