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L'analisi

Columbia Threadneedle Investments: l’importanza delle small cap nella fase turbolenta

Nicolas Janvier, Responsabile azionario USA, EMEA di Columbia Threadneedle Investments analizza l’attuale contesto economico e sottolinea il ruolo delle small cap ngli USA

10 Novembre 2022 20:00
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments Nicolas Janvier Small cap Usa

È stato un decennio incredibile per le azioni statunitensi. Una vera e propria onda tecnologica cavalcata dalle grandi aziende come Amazon, Alphabet, Apple, Microsoft. Si è trattato di un’ondata globale che ha visto primeggiare Cina e India rispetto a Stati Uniti ed Europa, anche se sono stati i giganti tecnologici americani a trarne vantaggio. Negli ultimi anni però dopo la pandemia da covid 19 e il conflitto Russo-Ucraino, ha iniziato a emergere un nuovo contesto caratterizzato da deglobalizzazione, inflazione elevata, rialzo dei tassi d’interesse e recessione.

I VANTAGGI DELLA SITUZIONE AMERICANA


Le connessioni globali instauratesi negli ultimi decenni cominciano a mostrare le prime difficoltà, lungo le catene alimentari e le forniture energetiche in Europa. Ad esempio la dipendenza dalla Russia per il gas non è auspicabile. Negli Stati Uniti la situazione è diversa. Godono di una relativa sicurezza energetica grazie a un elevata produzione nazionale e a una minore importazione di risorse alimentari rispetto all’Europa. Infatti nonostante l’aumento dei tassi e il rischio di recessione stanno dando prova di una certa tenuta. I consumatori americani dispongono di un elevato potere d’acquisto, grazie a un enorme pacchetto di stimoli da 5000 miliardi di dollari per sostenere le famiglie e le imprese dallo shock economico causato dalla pandemia. Grazie a questa misura i risparmi hanno raggiunto il 35% del reddito disponibile, un salvadanaio cui si continua ad attingere con una domanda di beni e servizi che continua a essere elevata.

LARGE CAP E SMALL CAP


Nicolas Janvier, Responsabile azionario USA, EMEA di Columbia Threadneedle Investments ritiene che le large cap continueranno ad avere performance eccezionali: Amazon e Microsoft continueranno a crescere nel lungo periodo. L'abbandono della globalizzazione e una maggiore enfasi sul mercato interno potrebbero rivelarsi alquanto interessanti per le società statunitensi a bassa capitalizzazione. Se si osserva il fatturato generato all'estero per capitalizzazione di mercato, ad esempio sottolinea Janvier, le small cap presentano un orientamento nettamente maggiore al mercato interno.

IL RAFFORZAMENTO DEL DOLLARO


Stiamo anche assistendo al rafforzamento del dollaro USA. Le recenti impennate del dollaro e i rispettivi crolli dell'euro e della sterlina britannica hanno permesso di raggiungere la parità tra il biglietto verde e la moneta unica per la prima volta in 20 anni, e anche la sterlina non è molto lontana. La forza del dollaro avrà conseguenze anche sugli utili societari in quanto sarà responsabile dell'erosione degli utili per quelle aziende statunitensi che realizzano una quota significativa dei loro ricavi dall'estero, una volta che le loro entrate in valuta estera saranno convertite in dollari. Nel complesso, si tratta di un problema che riguarda le società ad alta capitalizzazione perché per le small cap l’effetto può essere l’opposto. Ovvero la base dei ricavi resta solida, perché la maggior parte della crescita avviene in casa mentre le catene di approvvigionamento restano globali. Un dollaro forte permette di consolidare il potere d’acquisto di queste società.

LE PERFORMANCE DELLE SMALL CAP


Le società di minori dimensioni storicamente tendono a sottoperformare le large cap quando i tassi d'interesse scendono ma a sovraperformare quando i tassi salgono. Nel 2018 Columbia Threadneedle Investments ha pubblicato uno studio che illustrava come, a partire dal 1962 (anno a cui risalgono i primi dati affidabili), nei mesi in cui i tassi d'interesse salivano, l'S&P 500 rendeva il 6,1% a fronte del 14% delle small cap; viceversa, nei mesi di calo dei tassi d'interesse le large cap rendevano il 14,9% mentre le small cap il 10%. Uno dei motivi che spiega la sovraperformance delle società di minori dimensioni nelle fasi di rialzo dei tassi e di livelli più normali di inflazione, spiega Nicolas Janvier “è che ciò è generalmente indice di un'economia solida. È più difficile valutare la situazione quando l'inflazione supera l'8%”.



DISTINZIONE TRA SOCIETA’ COMMERCIALI EDI BENI DI CONSUMO


Per la prima volta in questo secolo emerge la netta distinzione tra società commerciali/industriali e società di beni di consumo. Le prime, esposte al ciclo industriale e dotate attualmente di un'ottima tenuta, stanno beneficiando delle tendenze all'onshoring e all'automazione, e pare che abbiano difficoltà a espandersi e ad assumere personale. Le condizioni sul mercato del lavoro statunitense sono estremamente tese, a fronte di una riduzione delle richieste iniziali di indennità di disoccupazione a circa 200.000. Le aziende rivolte ai consumatori invece cominciano a registrare un indebolimento della domanda che si traduce in una contrazione dei ricavi e in una pressione sui costi con riguardo ai materiali e alla manodopera. L’esperto di Columbia ritiene che questo divario finirà per ridursi in quanto la debolezza della domanda dei consumatori si ripercuoterà sul complesso industriale.

QUADRO MACROECONOMICO IN EVOLUZIONE


Negli Stati Uniti la Federal Reserve è intenzionata ad alzare i tassi e a mantenerli su un livello tale da riuscire a contrastare l'inflazione dilagante. A conferma di questa tesi, una serie di aumenti ha portato il limite superiore del tasso sui federal fund a un intervallo compreso tra il 3% e il 3,25%, un livello che potrebbe restare invariato più a lungo di quanto atteso in precedenza. Si può immaginare che ci sarà un rialzo complessivo di altri 125 pb nelle ultime due riunioni dell'anno, e un tasso terminale del 4,6% nel 2023.

LA GESTIONE DEL DENARO


Nicolas Janvier, Responsabile azionario USA, EMEA di Columbia Threadneedle Investments, sottolinea che l’analisi approfondita condotta sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, permette di “individuare le aziende più performanti in grado di migliorare la redditività del capitale investito, gli utili e la generazione di free cash flow, e che integrano considerazioni di investimento responsabile nei loro modelli di business”. Janvier conclude dicendo che: “gestire i portafogli che dispongono delle migliori idee a livello di singoli titoli può aiutarci ad affrontare le turbolenze di mercato e a conseguire regolarmente solidi rendimenti corretti per il rischio”.
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