Contatti

Gestione del portafoglio

Generali Investments resta in difesa: non ancora del tutto prezzate le cattive notizie

Nell’Investment View 4Q, Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments, conferma il sottopeso delle azioni e degli High Yield e preferisce la liquidità e le obbligazioni Investment Grade

di Virgilio Chelli 9 Ottobre 2022 09:30
financialounge -  Generali Investments investimenti obbligazionario Vincent Chaigneau

L’accelerazione della stretta monetaria delle banche centrali e la crisi energetica europea sono potenti venti contrari per l'economia mondiale, e le forze recessive sono destinate a crescere nel corso dell'anno. Le probabilità di uno scenario molto avverso sono insolitamente elevate. Il pivot della Fed e l'eventuale apertura della via diplomatica in Ucraina sarebbero forti fattori scatenanti rialzisti, ma improbabili nel breve termine. Gli asset rischiosi non hanno ancora del tutto prezzato le cattive notizie, gli investitori sono sulla difensiva, ma i fondi azionari continuano a segnare afflussi. Si vedono però crepe nell'impianto finanziario globale, in parte per la carenza di attivi a basso rischio e all'estrema incertezza politica.

RIALZO LIMITATO PER GLI ASSET PRIVI DI RISCHIO


Sono le indicazioni di Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments, che mantiene per ora il posizionamento difensivo di portafoglio, con una posizione lunga nella liquidità, short nell’azionario e nel credito High Yield, con un’esposizione contenuta di duration contenuta, mentre da qui in poi vede un rialzo limitato per i rendimenti privi di rischio. I Treasury rappresentano un rifugio migliore dei Bund, mentre per Generali Investments il credito Investment Grade è relativamente economico e offra un carry attraente.

ATTESO CALO DELLE ATTESE SUGLI UTILI


Chaigneau ritiene che gli spread High Yield hanno un ampio potenziale upside, mentre i multipli azionari sono diminuiti, ma intorno al livello di 16 volte non sono così a buon mercato, mentre preoccupa che la contrazione non sia stata così ampia come l'impennata dei rendimenti reali a lungo termine. L'Equity Risk Premium è maggiore in Europa di circa il 7% ma potrebbe non essere ancora sufficiente di fronte a un'incertezza politica eccezionalmente elevata. Infine, Generali Investmens prevede un calo delle aspettative sugli utili con l'aumento delle forze di recessione, e nel complesso mantiene una posizione di Underweight in azioni e nel credito High Yield, al contrario di Overweight nella liquidità.

SPREAD EUROPEI NON CORE RESILIENTI


L’esperto di Generali Investments osserva anche che gli spread sovrani europei non core sono stati relativamente resilienti, forse perché la Bce ha rassicurato che avrebbe protetto questo spazio attraverso il reinvestimento delle obbligazioni ottimizzato e il Transmission Protection Instrument se necessario. Ma trova gli spread sovrani ora poco attraenti rispetto agli spread di credito Investment Grade, con una valutazione relativa che sembra ancora estrema, specialmente a più lungo termine.
Share:
Trending