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Per PGIM Fixed Income la Fed potrebbe essere vicina alla fine del ciclo di rialzo

Gli esperti di PGIM Fixed Income spiegano le quattro implicazioni del mercato della politica monetaria più aggressiva annunciata dalla Fed  e non escludono che i rendimenti a lungo termine siano vicini al picco

di Leo Campagna 29 Settembre 2022 09:56
financialounge -  Ellen Gaske Federal Reserve PGIM Fixed Income Tassi d'interesse

Nell’ultima riunione il FOMC, l’organismo della Federal Reserve incaricato di agire sui tassi USA, ha aumentato il saggio sui Fed Funds di 75 punti base (+0,75%). In parallelo ha innalzato in modo aggressivo il percorso previsto per il tasso ufficiale nei prossimi anni provocando un aumento dei rendimenti obbligazionari a breve, un calo dei prezzi delle azioni ed un ampliamento degli spread del credito. Tuttavia la Fed, fanno notare Ellen Gaske, PhD, CFA e Robert Tipp, Portfolio Manager del fondo PGIM Absolute Return, potrebbe essere vicina alla fine del ciclo di rialzo come pure i rendimenti a lungo termine, che sono scesi dopo la riunione e che potrebbero essere vicini al picco.

LE QUATTRO IMPLICAZIONI DEI MERCATI


I due manager, nonostante le tante incertezze ancora sul tavolo, arrivano a queste conclusioni analizzando quattro punti, il primo dei quali riguarda i rendimenti a lungo termine vicini al "picco" del ciclo. E’ vero, ammettono, che la parte finale della curva dei tassi USA ha registrato un drammatico riprezzamento fino a mercoledì 21 settembre ma sono stati solo sfiorati nuovi massimi di rendimento rispetto a metà giugno. A frenarne l’impeto hanno contribuito sia le componenti dell'aspettativa di inflazione (breakeven) che quelle del rendimento reale. “A meno di una maggiore rivalutazione della traiettoria della Fed, i tassi a lungo termine potrebbero già trovarsi su quelli che risulteranno essere i livelli massimi di questo ciclo” riferiscono Gaske e Tipp.

TASSI A BREVE TERMINE NON ANCORA AL PICCO


Resta il fatto, e siamo al secondo punto, che l'economia statunitense non si ferma, mentre l’inflazione persiste a causa di una domanda superiore all'offerta. “Finché questa tensione economica permane, riteniamo che sia troppo presto per parlare di un picco dei rendimenti dei Treasury a breve termine”, spiegano i due manager di PGIM Fixed Income.

LE PROSPETTIVE DEGLI ASSET DI RISCHIO


La terza considerazione su cui si sono concentrati Gaske e Tipp riguarda l’impatto, su azioni e prodotti a spread, della determinazione della Fed a stroncare l’inflazione anche a costo di sacrificare la crescita economica. “I prezzi delle azioni sono al di sotto dei livelli peggiori di giugno mentre gli spread creditizi risultano essere al di sotto. Le probabilità di un hard landing non sembrano essere più elevate di quanto non fossero a giugno  nonostante il percorso verso tassi d'interesse più elevati e l'inflazione persistente. Le prospettive per la propensione al rischio dovrebbero pertanto dipendere in funzione soprattutto dell’evoluzione dell'inflazione” puntualizzano i due esperti di PGIM Fixed Income.

LA FORZA DEL DOLLARO


Infine, la forza del dollaro. Il biglietto verde ha proseguito la sua corsa dopo l'esito della riunione del FOMC di mercoledì 21 settembre, rafforzandosi nei confronti delle valute dei paesi emergenti e di quelli sviluppati. Per tutte queste ragioni Gaske e Tipp segnalano come il mercato ritenga la Fed in grado di stabilizzare l'inflazione e i rendimenti a lungo termine. “Se non si verificherà un altro aumento delle aspettative sui tassi a breve, i rendimenti a lungo termine potrebbero già trovarsi nella "zona di picco" per questo ciclo. Per quanto riguarda la propensione al rischio, sebbene sia le azioni che i prodotti a spread siano rimasti deboli dopo la riunione di mercoledì 21 settembre, stazionano comunque a livelli migliori rispetto ai picchi peggiori toccati a giugno: se la Fed non mostrerà atteggiamenti ancora più aggressivi o se non ci sarà un peggioramento del contesto dei fondamentali, la propensione al rischio potrebbe essere incanalata in un processo di stabilizzazione” concludono i due manager di PGIM Fixed Income.
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