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Fed aggressiva: dalle parole ai fatti. Come affrontare i rialzi dei tassi secondo Fidelity

Anna Stupnytska, Global Macro Economist di Fidelity International, analizza le ultime mosse di politica monetaria della Federal Reserve e illustra le scelte nell'asset allocation

di Antonio Cardarelli 22 Settembre 2022 14:47
financialounge -  Anna Stupnytska Federal Reserve Fidelity International politica monetaria

Nel meeting di settembre la Federal Reserve ha alzato i tassi di 75 punti base. Una mossa decisa per contrastare l'inflazione, come ampiamente anticipato nei mesi scorsi da Jerome Powell e da altri autorevoli esponenti della Fed. I mercati azionari americani hanno reagito in maniera volatile, chiudendo però in ribasso la seduta di mercoledì 21 settembre.

DIFFICILE UN CAMBIO DI ROTTA ENTRO L'ANNO


Secondo Anna Stupnytska, Global Macro Economist di Fidelity International, la Fed è riuscita comunque a spiazzare i mercati attraverso il dot plot di settembre e il SEP "anche senza toccare i tassi di 100 punti base". L'esperta sottolinea che per la Fed l'obiettivo principale rimane la lotta all'inflazione, mentre economia e mercato del lavoro dinamico "indicano per il momento un limitato trade-off tra crescita e inflazione". Data la volontà politica della Fed, secondo Stupnytska, per la banca centrale Usa e per altre diventa difficile passare a un atteggiamento meno restrittivo entro la fine dell'anno, in attesa che le mosse di politica monetaria abbiano effetti sull'economia reale.

INSOSTENIBILE UN TASSO REALE DECENNALE SUPERIORE ALL'1%


"Notiamo, tuttavia, che se le condizioni finanziarie si inaspriscono in modo significativo, potremmo assistere a una pausa anticipata, ma al momento siamo ben lontani da questa eventualità e l'incertezza rimane molto alta a causa di molti fattori che la influenzano. In una prospettiva di medio termine, continuiamo a ritenere che il tasso reale decennale statunitense superiore all'1% sia insostenibile, ma ci vorrà del tempo prima che i danni correlati si manifestino", spiega Stupnytska.

L'ASSET ALLOCATION DI FIDELITY INTERNATIONAL


Alla luce di ciò, Fidelity International continua a essere cauta sugli asset di rischio e mantiene un sottopeso sulle azioni e sul credito e un forte sovrappeso alla liquidità, mentre sulla duration il posizionamento è neutro. Nell'ambito del mercato azionario, la preferenza di Fidelity International è per le azioni statunitensi, date le loro proprietà difensive, nonostante le aspettative di una Fed sempre più falco. "Per quanto riguarda il credito, siamo posizionati in modo difensivo sui mercati sviluppati di qualità superiore rispetto ai mercati emergenti, dove vediamo venti contrari dovuti alla forza del dollaro. Per quanto riguarda il mercato valutario, siamo neutrali, ma esprimiamo una visione positiva sul dollaro attraverso alcune valute asiatiche, dove le banche centrali si trovano in fasi diverse del loro ciclo politico", conclude Stupnytska.
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