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L'analisi

Per BlueBay meglio il credito statunitense di quello dell’Eurozona

Nel commento settimanale ai mercati, Mark Dowding, CIO di BlueBay, spiega perché il posizionamento settoriale e degli emittenti è particolarmente importante per proteggere il portafoglio a reddito fisso

di Leo Campagna 22 Agosto 2022 14:36
financialounge -  BlueBay inflazione investimenti Mark Dowding mercati

I governi europei stanno cercando di proteggere, attraverso sussidi e sovvenzioni, le imprese e i consumatori dalle conseguenze dello shock energetico: basti pensare che i prezzi del gas all’ingrosso nella regione sono ora 10 volte superiori a quelli registrati lo scorso anno. Tuttavia i prezzi di beni e servizi continuano a soffrire gli impatti inflazionistici secondari mentre la recente siccità in Europa sta esacerbando il carovita alimentare mentre la carenza di fertilizzanti aumenta il rischio di un ulteriore calo dell’offerta alimentare nel prossimo periodo.

I RISCHI DI UNA RECESSIONE IN EUROPA


“Alla luce di questi effetti, sembra probabile che l’inflazione dell’Eurozona raggiunga il suo picco solo all’inizio del 2023” fa sapere nel suo commento settimanale ai mercati Mark Dowding, CIO di BlueBay. Secondo il manager, i rischi di una recessione sono aggravati dalla compressione dei redditi reali in Europa mentre l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Bce sembra avere un impatto limitato sulla riduzione dei prezzi. “Un contesto di stagflazione che può motivare un allentamento della politica fiscale da parte dei governi” riferisce Dowding.

UNA POLITICA FISCALE PIÙ FAVOREVOLE


Una politica fiscale più favorevole potrebbe comportare un maggiore margine di manovra per i possibili aumenti dei tassi da parte delle banche centrali: uno scenario nel quale i rendimenti potrebbero continuare a salire nel corso dei prossimi mesi, a meno che non arrivino notizie migliori sul fronte dell’inflazione. “Alla luce di questa aspettativa, siamo diventati più ribassisti sulle prospettive della duration europea. Possibile, inoltre, un arresto del recente rally del rischio, che ha portato a un restringimento degli spread del credito sovrano e societario nella regione” puntualizza il CIO di BlueBay.

POLICYMAKER USA PIÙ FIDUCIOSI SULL’INFLAZIONE


Nel frattempo, è interessante notare come negli Stati Uniti il dollaro forte, la moderazione dei prezzi del petrolio e il raffreddamento del mercato immobiliare stiano contribuendo a rendere i policymaker più fiduciosi del fatto che l’inflazione possa aver raggiunto il suo picco e sia su un percorso discendente. Inoltre, è sorprendente come il deficit fiscale degli Stati Uniti si sia ridotto nell’ultimo anno, grazie alla conclusione dei programmi di spesa, all’aumento delle entrate fiscali e a un’economia robusta. “Non si può escludere che l’eccezionalità della crescita statunitense possa proseguire: dal punto di vista dei fondamentali l’economia americana sembra in una posizione molto più solida rispetto a quella d’oltreoceano” argomenta Dowding.

UN APPROCCIO CONTRARIAN


In base alla visione macro, nell’ambito del credito il CIO di BlueBay privilegia le prospettive delle società statunitensi rispetto a quelle dell’Eurozona. Più in generale, Dowding continua a cercare opportunità per vendere tramite un approccio contrarian: è vero che i dati tecnici di mercato sembrano suggerire che un consenso ribassista possa agire da freno all’allargamento degli spread in Europa, ma il manager rileva come il posizionamento settoriale e degli emittenti sia particolarmente importante per proteggere il portafoglio in senso più ampio.

UNA RIDUZIONE DEL RISCHIO VALUTARIO


Per quanto riguarda le valute, Dowding opta per una riduzione del rischio valutario. “Riteniamo che il mercato valutario dell'Europa centrale sia strutturalmente sopravvalutato e rimaniamo corti sullo zloty polacco e sulla corona ceca. Il dollaro, invece, nonostante la persistente forza dell’economia USA sembra aver completato la maggior parte del suo movimento nei confronti dell’euro” conclude il CIO di BlueBay secondo il quale occorre mantenere una mentalità aperta alle informazioni in arrivo e non intestardirsi troppo sulle singole operazioni.
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