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Cos'è la shrinkflation

Morgan Stanley Investment Management: ecco come le aziende cercano protezione da costi e inflazione

Morgan Stanley IM, in un’analisi di Bruno Paulson e Laura Bottega, spiega come la "cura dimagrante" di beni e servizi aiuta a non dover alzare i prezzi, ma alla fine il pricing power resta fondamentale per gli investitori

di Virgilio Chelli 19 Luglio 2022 11:27
financialounge -  Bruno Paulson daily news inflazione Laura Bottega Morgan Stanley Investment Management

Il termine “shrinkflation” indica la decisione di un’azienda di ridurre le dimensioni dei prodotti mantenendo inalterato il prezzo per far fronte alla pressione dell’inflazione sui costi: meno strappi nel rotolone, meno misurini per flacone, meno lavaggi per confezione. Ma il termine shrinkflation può riferirsi a una situazione in cui l’economia si contrae e i prezzi aumentano, nota come stagflazione. Con tassi e inflazione in aumento, anche i mercati stanno subendo una contrazione in netto contrasto con il costo della vita.

DALLE COSE ALLE PERSONE


Parte da qui l’analisi proposta da Morgan Stanley IM nel Global Equity Observer, firmato da Bruno Paulson, Managing Director, International Equity Team, e Laura Bottega, Managing Director, che si chiedono se un’inflazione trainata dalle “cose” si trasferirà alle “persone”, cioè in un aumento dei salari che negli Stati Uniti ha già subito un’accelerazione. Per le aziende il risultato è paradossale: se i salari aumentano, rischiano di comprimere i margini, ma se non aumentano, rischiano di compromettere i consumi e i fatturati.

UNA RISPOSTA POSSIBILE


La shrinkflation è una risposta possibile: le aziende ridimensionano i prodotti senza diminuire i prezzi, per mantenere o aumentare gli utili e cercare di gestire il rincaro di materiali, manodopera, energia, imballaggi e trasporti, o per mantenere le quote di mercato data la concorrenza sempre più agguerrita. Secondo i due esperti di Morgan Stanley IM i servizi non sono esenti, dopo la pandemia ad esempio alcune catene alberghiere hanno reso le pulizie un servizio a richiesta come anche la prima colazione.

ATTENZIONE AI CONTRACCOLPI


Paulson e Bottega osservano che in generale i consumatori sono più sensibili al prezzo che al contenuto, ma avvertono le aziende di stare attente ai possibili contraccolpi, perché ridimensionando in modo permanente i prodotti rischiano di perdere la fiducia dei consumatori. In un mondo dominato dai social e dall’enfasi sull’integrità, come nel 2022, è più probabile che le aziende che adottano la shrinkflation vengano chiamate a renderne conto.

IL PRICING POWER RESTA FONDAMENTALE


Finora comunque le stime sugli utili aziendali non sono state impattate e per ora le aziende beneficiano dell’impatto dell’inflazione sui ricavi senza risentirne sui margini. Ma questi ultimi sono minacciati sia dall’inflazione che da rallentamenti economici dovuti ai tentativi di contrastarla. Gli esperti di Morgan Stanley IM ritengono in questo contesto è cruciale per gli investitori concentrarsi su aziende con fondamentali solidi e potere di determinazione dei prezzi, vale a dire trasferire ai consumatori i costi, che si tratti di “cose” o “personale”.

CONCENTRARSI SUI ‘COMPOUNDER’


Morgan Stanley IM non è tanto preoccupata per i multipli dell’azionario mentre nutre crescenti timori sugli utili, esposti sia all’inflazione che a una flessione economica. Per questo Paulson e Bottega suggeriscono di avere in portafoglio dei compounder, cioè aziende in grado di far crescere costantemente gli utili grazie al potere di determinazione dei prezzi e dei ricavi ricorrenti, come i produttori di beni di prima necessità, che possono addirittura aumentarne i prezzi.

FORZA DEL BRAND MA ANCHE DEL TREND


Una multinazionale del portafoglio di Morgan Stanley IM, operativa nei prodotti per l’igiene, ha potuto intraprendere un aumento dei prezzi “responsabile” grazie al forte brand, mentre un produttore olandese di birra, anch’esso in portafoglio MSIM, è riuscito a ottenere un “mix di prezzi” a due cifre, grazie anche al ritorno nei bar e nei ristoranti in Europa. L’esatto contrario avviene con i prodotti generici che hanno commesso l’errore di aumentare le scorte degli articoli per la casa in un periodo in cui i consumi post pandemia stanno virando verso il tempo libero e l’outdoor.

SOFTWARE E FORNITURE SANITARIE


Anche i software mission-critical in abbonamento hanno potere di prezzo, mentre invece i servizi di pagamenti generano ricavi senza dover aumentare i prezzi. I due esperti di Morgan Stanley IM citano anche i prodotti medicali per la nutrizione, dove è più facile aumentare i prezzi, mentre anche i fornitori sanitari e scientifici beneficiano di una certa protezione, in quanto ospedali e scienziati continueranno a privilegiare l’affidabilità e la qualità.
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