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Pictet AM riduce l’esposizione alle azioni e aumenta la liquidità

Nel ‘Barometro’ di giugno, Pictet AM spiega che salita dei tassi reali e timori per l'economia globale pesano sulle azioni, ridotta l’esposizione ai ciclici, finanziari negativi. Ridotte anche le stime sul PIL USA nel 2022

di Virgilio Chelli 16 Giugno 2022 18:00
financialounge -

Riduzione dell’esposizione azionaria a sottopeso, spostamento bilanciato con un sovrappeso della liquidità, e mantenimento di un posizionamento neutrale sulle obbligazioni. Nell’ambito dell’azionario, viene in particolare ridotta l’esposizione ai titoli ciclici mentre il settore finanziario è abbassato a negativo. Per quanto riguarda reddito fisso e valute, viene aumentata l’esposizione ai Treasury USA da neutrale a sovrappeso, i titoli cinesi passano da sovrappeso a neutrali, e gli High Yiled europei da neutrali a sottopesati. L’euro viene portato a neutrale da sottopeso e il renminbi ridotto da neutrale a sottopeso. Sono le principali indicazioni di asset allocation del “Barometro” di giugno a cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management, secondo cui la risalita dei tassi reali e le preoccupazioni per l'economia globale pesano sulle previsioni per le azioni.

NERVI DEGLI INVESTITORI A DURA PROVA


Una guerra di nervi, tra Inflazione, guerra e COVID-19, sta mettendo a dura prova gli investitori, mentre le banche centrali di tutto il mondo alzano i tassi e a sottraggono liquidità. Una dannosa combinazione di aumento dei tassi reali e preoccupazioni per come l'economia globale affronterà la carenza di combustibili fossili e altre materie prime grava pesantemente sulle prospettive dei titoli azionari. Di conseguenza, Pictet AM ha li ha declassati a sottopeso portato la liquidità a sovrappeso, mentre è in attesa della conferma che inflazione e i rendimenti obbligazionari abbiano raggiunto il picco prima di tornare a investire nel reddito fisso.

MULTIPLI SCESI MA NON ANCORA INTERESSANTI


I multipli azionari si siano abbassati in modo significativo ma secondo Pictet AM non sono ancora abbastanza interessanti da compensare i rischi. Ad esempio, le proiezioni del mercato per gli utili aziendali non tengono sufficientemente conto della prospettiva di una recessione. I rischi economici stanno diminuendo ma gli indicatori del ciclo di Pictet AM risultano a stento neutrali, con alcuni segnali di stagflazione nelle principali regioni. Pictet AM ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale del 2022 al 2,9% dal 3,4% di maggio e rivisto al rialzo l'inflazione dal 6,8% al 7,3%. Ridotte anche le proiezioni di crescita USA al 3% dal 4% con l’indicatore anticipatore della stessa Pictet AM scivolato in territorio negativo per la prima volta dall'agosto del 2020.

REVISIONE AL RIBASSO DELLA CRESCITA USA E CINESE


La revisione al ribasso del PIL USA è più significativa di quella per l'Eurozona, dove l'inflazione dovrebbe aver raggiunto il picco a maggio, anche se ci sono segnali di aumenti salariali significativi in alcuni settori in Francia e Germania. In Cina, i lockdown hanno fatto precipitare l'economia in profonda crisi, con vendite al dettaglio, produzione industriale e investimenti sotto pressione, per cui Pictet AM ha tagliato le stime di crescita per il 2022 al 4,2%, ben sotto l'obiettivo ufficiale del 5,5%, ma resta ottimista su una forte ripresa nel secondo semestre, quando le regioni chiave inizieranno a essere riaperte.

FORTE DRENAGGIO DI LIQUIDITA’


I dati di Pictet AM sulla liquidità mostrano che le banche centrali stanno ritirando gli stimoli al ritmo più veloce di sempre, con un drenaggio negli ultimi tre mesi da 600 miliardi di dollari. La Fed dovrebbe essere a metà del ciclo di inasprimento fatto di rialzi dei tassi e di quantitative tightening e si trova sempre più tra la padella e la brace, costretta a scegliere tra stretta e rischio recessione. La Cina fa eccezione e allenta la politica monetaria aumentando l'offerta di moneta. Intanto i prezzi delle materie prime continuano a essere i più cari degli ultimi 20 anni.

AZIONI FINANZIARIE VULNERABILI


Per quanto riguarda in particolare l’azionario, secondo Pictet AM le prospettive degli utili sono particolarmente preoccupanti, per cui ha ridotto le stime di crescita all'8% dal 12% di un mese fa a livello globale, con il rischio di ulteriori revisioni al ribasso. Sorprende che il premio dei titoli ciclici rispetto ai difensivi si attesti ancora su livelli neutrali nonostante la recente sottoperformance, incorporando un "atterraggio morbido" dell'economia. Secondo Pictet AM è molto probabile che la sottoperformance dei titoli ciclici continui, con il settore finanziario sempre più vulnerabile, perché i margini di interesse delle banche e la loro redditività hanno probabilmente raggiunto il picco.

POTENZIALE NEI MATERIALI E NELLA SANITA’


Pictet AM vede invece un potenziale più alto nei materiali e nella sanità, ben posizionati per difendere i margini. A livello regionale, rimane cauta sull’azionario statunitense, costoso e fortemente orientato ai tecnologici, mentre vede un quadro più roseo in Europa, dove l'economia è in una fase iniziale del ciclo e la politica fiscale è più accomodante. Le prospettive del Regno Unito sono poco incoraggianti, ma l’azionario dovrebbe resistere grazie all'impronta globale delle società quotate e alla sua particolare composizione settoriale, con i settori value che pesano molto sugli indici.

HIGH YIELD EUROPEO NEGATIVO


Infine Pictet AM ha abbassato il debito High Yield europeo da neutrale a negativo, giudicandolo vulnerabile all'inasprimento finanziario e a un deterioramento della crescita, soprattutto con una Bce che cerca di allinearsi all'atteggiamento aggressivo della Fed. Posizione neutrale sulle obbligazioni emergenti in valuta locale, sui bond societari e sui titoli di Stato. Tra le valute, Pictet AM continua a ritenere che il dollaro stia per subire un deprezzamento secolare e ha portato l'euro da sottopeso a neutrale e il franco svizzero da neutrale a sovrappeso.
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