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La giornata sui mercati

Tassi e spread mandano in rosso Piazza Affari, titoli bancari tra i più colpiti dalle vendite

I listini del Vecchio Continente proseguono la giornata in ribasso, dopo l’annuncio della Bce che ha confermato un rialzo dei tassi di 25 punti a luglio e settembre. Rendimento del Btp al 3,74%

di Fabrizio Arnhold 10 Giugno 2022 09:26
financialounge -  BCE borse mercati spread tassi

I ribassi in Europa si allargano e Piazza Affari arriva a perdere il 2,4%, la peggiore tra i listini europei. I titoli bancari sono tra i più colpiti dalle vendite, complice la pressione sui titoli di Stato italiani (3,74% il rendimento del Btp a 10 anni). Bper cede il 6%, Banco Bpm il 4%, come UniCredit e Intesa Sanpaolo. A livello europeo, a soffrire di più sono i retailer, le costruzioni, l’alimentare e le assicurazioni.

IN ROSSO ANCHE TOKYO


Ancora in rosso, le Borse europee cominciano un’altra giornata in negativo, dopo la decisione delle Bce di fermare gli acquisti e di alzare i tassi di interesse di 25 punti a luglio e a settembre. A Milano il Ftse Mib in apertura segnava -1,40%, il Dax di Francoforte -1,02%, il Cac 40 di Parigi -0,86%, l’Ibex 35 di Madrid -1,06% e il Ftse 100 di Londra -0,66%. A metà mattinata sono aumentate le vendite. A Tokyo l’indice Nikkei chiude in deciso calo (-1,5%), dopo la caduta di Wall Street che mette a segno la peggiore seduta delle ultime tre settimane.

LA STRETTA DELLA BCE


Finisce l’era del denaro gratis. Ieri Christine Lagarde ha confermato che la Bce alzerà i tassi a luglio di 25 punti, stesso aumento in programma a settembre. Le Borse hanno ampliato le perdite, con una fiammata dello spread a 230 punti. Oggi gli investitori attendono i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti di maggio.

FOCUS SULL’INFLAZIONE USA


La previsioni sull’inflazione Usa sono per un dato annuo di maggio invariato rispetto ad aprile, all’8,3%. Sul versante valutario, l’euro si indebolisce, a seguito delle decisioni di Francoforte: il cambio tra euro e dollaro torna a 1,0620. Le decisioni delle Bce hanno anche spinto ulteriormente in rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro. Il Fmi ha rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita mondiale per il 2022, a causa dell’inflazione ma anche del conflitto in Ucraina.

PETROLIO POCO MOSSO


Il prezzo del greggio non fa registrare grandi movimenti, con il Brent scadenza agosto che arretra a 122,62 dollari al barile, mentre il Wti luglio viene scambiato a 121,14 dollari al barile. In rialzo (+0,7%) il prezzo del gas naturale a 85,5 euro al megawattora. Lo spread, dopo il balzo di ieri, si allarga ancora a 231 punti base, rendimento al 3,74%.
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