La giornata sui mercati
Intesa per l'embargo europeo sul petrolio russo, a Piazza Affari bene Eni e Saipem
Il Consiglio europeo trova l'accordo per lo stop al petrolio importato dalla Russia e l'oro nero corre in Borsa. A Piazza Affari salgono i titoli legati all'energia, oggi riapre Wall Street
di Antonio Cardarelli 31 Maggio 2022 09:20
Avvio negativo per le Borse europee. Milano, Francoforte e Parigi perdono circa mezzo punto percentuale, unica eccezione Londra, che invece apre sopra la parità. A Piazza Affari in evidenza i titoli legati al petrolio, con Eni che sale di un punto percentuale.
Nella tarda serata di ieri, 30 maggio, l'Unione europea ha raggiunto l'accordo per l'embargo al petrolio russo. L'annuncio è stato dato da Ursula von der Leyen al termine del Consiglio europeo. Entro fine anno le importazioni di greggio dalla Russia saranno ridotte del 90%. Il blocco immediato riguarderà le importazioni via mare.
Germania e Ungheria si sono impegnate a estendere, in seguito, lo stop anche all'oleodotto Gruzhba per arrivare quasi al blocco totale delle importazioni. La reazione del mercato delle materie prime non si è fatta attendere, con il petrolio Brent in salita del 2% a 120 dollari al barile e il Wti poco dietro, a 119,2 dollari al barile, in crescita del 3,5%.
In Europa occhi puntati sull'inflazione dopo la crescita dei prezzi al consumo a maggio registrata ieri in Germania. I timori di una Bce più aggressiva hanno portato a un'ondata di vendite sui titoli di Stato, con conseguente rialzo dei rendimenti. Secondo Goldman Sachs i Btp rischiano di tornare a essere "osservati speciali" in vista delle elezioni del 2023. Oggi è in arrivo il dato sull'inflazione europea e italiana, oltre al Pil sempre dell'Italia. Nel pomeriggio prima seduta settimanale di Wall Street che riapre dopo la pausa per il Memorial Day.
In Asia prevalgono le prese di profitto dopo l'ottima seduta di lunedì. La Borsa di Tokyo ha archiviato una seduta debole con l'indice Nikkei dei titoli guida in calo dello 0,3%. In positivo, invece, i listini di Hong Kong (+1,1%) e Shanghai (+1,1%) quando manca poco alla chiusura.
INTESA PER L'EMBARGO
Nella tarda serata di ieri, 30 maggio, l'Unione europea ha raggiunto l'accordo per l'embargo al petrolio russo. L'annuncio è stato dato da Ursula von der Leyen al termine del Consiglio europeo. Entro fine anno le importazioni di greggio dalla Russia saranno ridotte del 90%. Il blocco immediato riguarderà le importazioni via mare.
PETROLIO IN RALLY
Germania e Ungheria si sono impegnate a estendere, in seguito, lo stop anche all'oleodotto Gruzhba per arrivare quasi al blocco totale delle importazioni. La reazione del mercato delle materie prime non si è fatta attendere, con il petrolio Brent in salita del 2% a 120 dollari al barile e il Wti poco dietro, a 119,2 dollari al barile, in crescita del 3,5%.
VENDITE SUI TITOLI DI STATO E RISCHIO ITALIA
In Europa occhi puntati sull'inflazione dopo la crescita dei prezzi al consumo a maggio registrata ieri in Germania. I timori di una Bce più aggressiva hanno portato a un'ondata di vendite sui titoli di Stato, con conseguente rialzo dei rendimenti. Secondo Goldman Sachs i Btp rischiano di tornare a essere "osservati speciali" in vista delle elezioni del 2023. Oggi è in arrivo il dato sull'inflazione europea e italiana, oltre al Pil sempre dell'Italia. Nel pomeriggio prima seduta settimanale di Wall Street che riapre dopo la pausa per il Memorial Day.
ASIA DEBOLE
In Asia prevalgono le prese di profitto dopo l'ottima seduta di lunedì. La Borsa di Tokyo ha archiviato una seduta debole con l'indice Nikkei dei titoli guida in calo dello 0,3%. In positivo, invece, i listini di Hong Kong (+1,1%) e Shanghai (+1,1%) quando manca poco alla chiusura.
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