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L'analisi

AllianzGI: possibile tenuta della crescita negli Stati Uniti

Il weekly outlook di Allianz Global Investors del Senior Economist Greg Meier sottolinea la resilienza dei consumi americani: la Fed potrebbe riuscire a contrastare l’inflazione senza far calare l’occupazione

di Virgilio Chelli 13 Maggio 2022 19:00
financialounge -  AllianzGI FED Greg Meier inflazione mercati

Le banche centrali hanno il compito difficile di contrastare l’inflazione senza frenare l’economia fino a innescare una recessione. Gli effetti della politica monetaria sono percepiti con un ritardo di mesi e intanto le pressioni politiche possono diventare incalzanti. Nel suo weekly outlook a cura del Senior Economist Greg Meier di Allianz Global Investors ricorda che gli “hard” landing dell’economia siano più frequenti dei “soft” landing nelle fasi in cui le banche centrali inaspriscono la e paragona il loro compito alla sfida di riportare un razzo a terra dallo spazio e farlo atterrare delicatamente in verticale su una piattaforma in mezzo all’oceano. Possibile, ma tutt’altro che facile.

IN GIOCO FORZE ESTERNE


Oggi ci si chiede non tanto se l’Eurozona riuscirà a scongiurare la recessione, quanto se l’eventualità dipenderà dagli sviluppi geopolitici più che dagli interventi della Bce e ci si interroga anche sulle capacità di successo della Fed. La banca centrale americana vuol rallentare nettamente l’inflazione, ai massimi quarantennali, senza una risalita degna di nota della disoccupazione, oggi vicina ai minimi da 50 anni. Sarebbe difficile anche nei periodi più favorevoli. Ma la Fed deve anche fare i conti con forze esterne, tra cui le ripercussioni su crescita e inflazione della politica zero Covid della Cina e l’invasione dell’Ucraina.

PROSPETTIVE NEGATIVE DECONTESTUALIZZATE


Secondo AllianzGI le prospettive sfavorevoli sono decontestualizzate. Le inversioni della curva dei rendimenti precedono le recessioni di norma di oltre un anno. E la contrazione del PIL USA nel primo trimestre è ascrivibile a una crescita delle importazioni molto più rapida di quella delle esportazioni. Per di più, si è registrato l’incremento della spesa al consumo più consistente dall’estate scorsa, nonostante Omicron, la fine degli stimoli fiscali, e l’impennata del prezzo della benzina. Vi sono buoni motivi per ritenere che negli Stati Uniti i consumi si manterranno resilienti, sottolinea AllianzGI citando le previsioni incoraggianti sul Covid e la liquidità accumulata dalle famiglie.

RAFFICA DI DATI GLOBALI IN ARRIVO


Il tutto potrebbe comportare moderate pressioni sui prezzi ma anche favorire la prosecuzione della crescita, consentendo alla Fed di provare a ridurre la forte domanda di lavoro senza causare un aumento della disoccupazione. Una serie di dati in arrivo aiuterà a chiarire il quadro. Dalla Cina sono in arrivo produzione industriale e vendite al dettaglio, dal Giappone il PIL del primo trimestre, mentre Eurostat renderà nota la bilancia commerciale. A seguire il mercato aspetta le vendite al dettaglio, la produzione e le vendite di abitazioni esistenti in USA mentre nel Regno Unito verranno rese noti i prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio.

S&P VICINO ALL’ORSO MA TRADING ORDINATO Sulla scia della diffusione di un grande pessimismo, di condizioni di forte ipervenduto e di quattro settimane consecutive di deflussi dai fondi azionari, di recente l’S&P 500 è sceso sotto il minimo di marzo con un andamento in linea con la definizione di mercato Orso, vale a dire sotto del 20% rispetto ai massimi recenti. AllianzGI nota che negli USA, gli indici azionari chiudono di frequente ai minimi giornalieri, per pressioni di vendita sugli ETF, ma rileva che l’attività di trading è stata nel complesso ordinata, persino nei giorni in cui la flessione ha coinvolto volumi elevati, e finora ha abbiamo riscontrato segni di panic selling.

POSSIBILI EVOLUZIONI POSITIVE


In ottica futura, secondo l’analisi dell’esperto di AllianzGI, un miglioramento sostenuto del contesto di mercato dipenderà da molteplici fattori la cui evoluzione è ancora incerta. Meier cita ad esempio una prossima inversione di tendenza dei prezzi delle materie prime, il minor vigore del dollaro USA, la mitigazione dei timori sull’inflazione e la stabilizzazione dei tassi di interesse.
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