Tonfo di Amazon (-9%) dopo conti deludenti, Apple in frenata per i rischi sulle forniture

Avvio in verde, nell'ultima seduta di aprile, per i listini europei. Piazza Affari guida con un rialzo intorno al punto percentuale, bene anche Francoforte e Parigi che seguono l'andamento positivo di Wall Street registrato ieri.

LE NOTIZIE DALL'UCRAINA

Sul fronte ucraino Zelensky lancia nuove accuse alla Russia dopo i missili lanciati su Kiev durante la visita del segretario generale dell'Onu. Dagli Usa Joe Biden conferma il sostegno alla resistenza ucraina e chiede al Congresso poteri speciali per sequestrare i beni degli oligarchi e, soprattutto, l'autorizzazione a spendere 33 miliardi di dollari in aiuti per Kiev. Una cifra imponente, che per 20 miliardi sarà investita in armamenti da inviare all'esercito ucraino. Secondo l'intelligence britannica, il Donbass resta l'obiettivo strategico della Russia.

PROSPETTIVE INCERTE PER APPLE

Dopo Netflix, Alphabet e Meta, a Wall Street continua la stagione delle trimestrali. Ieri è toccato ad Apple, che nel primo trimestre ha registrato ricavi in crescita del 9% rispetto a un anno fa. Utile per azione sopra le attese (1,52 dollari contro 1,43) con ricavi a 97,28 miliardi di dollari contro attese per 93,89 miliardi. Tuttavia, i timori per i prossimi trimestri causati dai problemi delle catene di fornitura hanno portato il titolo a perdere terreno (-2%) negli scambi after-hours.

DELUDONO I CONTI AMAZON

Brusco calo, sempre negli scambi post chiusura, per il titolo di Amazon, altra big che ieri ha presentato i conti del primo trimestre 2022. L'utile per azione ha deluso le attese (7,38 dollari contro 8,36) mentre i ricavi hanno superato di poco il consensus: 116,44 miliardi di dollari contro 116,3 miliardi. In chiaroscuro i risultati per Amazon Web Services e per la pubblicità: nel primo caso, ricavi per 18,44 miliardi, con il consensus a 18,27 miliardi; nel secondo 7,88 miliardi, contro stime per 8,17 miliardi. Il titolo, che da inizio anno è in calo del 13%, ha perso il 9% negli scambi afterhours.

ASIA IN VERDE

Ultima seduta del mese estremamente positiva per i listini asiatici, con acquisti soprattutto sugli indici cinesi grazie alla prospettiva di un allentamento della stretta regolamentare imposta da Pechino: Shanghai sale dell'1,9% e Hong Kong del 3,6%. L'indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in rialzo dell'1,75%. In rialzo il prezzo del petrolio, mentre gli operatori valutano le conseguenze di un possibile stop europeo alle importazioni di greggio dalla Russia. Il future giugno sul Brent segna +0,94% a 108,60 dollari al barile. In calo invece il prezzo del gas naturale in Europa: sulla piattaforma olandese Ttf il contratto con consegna giugno cede il 3,3% a 96,5 euro per megawattora.