Cosa aspettarsi
Morgan Stanley avverte: S&P 500 in territorio ribassista
Secondo lo strategist azionario Mike Wilson l'indice S&P 500 entrerà a breve in territorio "bearish", con un calo del 20% dai massimi
di Redazione 26 Aprile 2022 11:30
Nel 2022 l'indice S&P 500 ha perso l'11% ed è a -12% dai recenti massimi. Ma secondo uno strategist di Morgan Stanley gli investitori devono prepararsi a nuovi ribassi. Il parere di Mike Wilson, equity strategist di Morgan Stanley, noto per le sue posizioni ribassiste, è che l'indice S&P 500 ha imboccato la strada del "bear market", con un ribasso del 20% dai massimi.
Ma i problemi potrebbero non finire qui. Sempre secondo Wilson, infatti, con il passare delle settimane le opzioni difensive per gli investitori diminuiscono sempre di più. Le azioni difensive, infatti, sono state molto gettonate negli ultimi tempi e le valutazioni sono diventate elevate. "Siamo un po' a corto di nuove idee", ha ammesso Wilson, ricordando come le ultime scelte difensive siano state large cap farmaceutiche e biotech.
Secondo Wilson, che la scorsa settimana aveva previsto un S&P 500 sotto i quattromila punti a fine anno, la principale preoccupazione per il mercato azionario non saranno i rialzi della Fed, ma la crescita. "Riteniamo che l'inflazione e le aspettative di inflazione abbiano probabilmente raggiunto il picco", ha commentato Wilson.
In questo contesto, secondo Wilson, i titoli che solitamente riescono ad avere un valore difensivo sono quelli delle grandi aziende farmaceutiche. Tra quelli in evidenza, con valutazioni ancora interessanti, ci sono Gilead Sciences, Vertex, Regeneron, Pfizer, Merck ed Eli Lilly.
LE OPZIONI SI RIDUCONO
Ma i problemi potrebbero non finire qui. Sempre secondo Wilson, infatti, con il passare delle settimane le opzioni difensive per gli investitori diminuiscono sempre di più. Le azioni difensive, infatti, sono state molto gettonate negli ultimi tempi e le valutazioni sono diventate elevate. "Siamo un po' a corto di nuove idee", ha ammesso Wilson, ricordando come le ultime scelte difensive siano state large cap farmaceutiche e biotech.
CRESCITA È LA MAGGIORE PREOCCUPAZIONE
Secondo Wilson, che la scorsa settimana aveva previsto un S&P 500 sotto i quattromila punti a fine anno, la principale preoccupazione per il mercato azionario non saranno i rialzi della Fed, ma la crescita. "Riteniamo che l'inflazione e le aspettative di inflazione abbiano probabilmente raggiunto il picco", ha commentato Wilson.
LE SCELTE DIFENSIVE
In questo contesto, secondo Wilson, i titoli che solitamente riescono ad avere un valore difensivo sono quelli delle grandi aziende farmaceutiche. Tra quelli in evidenza, con valutazioni ancora interessanti, ci sono Gilead Sciences, Vertex, Regeneron, Pfizer, Merck ed Eli Lilly.
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