La giornata sui mercati
Tesla batte le attese, in rialzo nel pre-market
Avvio senza slancio per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori che aspettano il dato sull’inflazione nell’Eurozona. Torna a salire il prezzo del petrolio, in aumento anche il gas naturale
di Fabrizio Arnhold 21 Aprile 2022 09:17
Le Borse europee cominciano la giornata caute, dopo la chiusura contrastata di Wall Street. A Milano il Ftse Mib segna -0,12%, il Dax di Francoforte +0,22%, il Cac 40 di Parigi +0,33%, l’Ibex 35 di Madrid +0,14% e il Ftse 100 di Londra -0,27%. A Tokyo l’indice Nikkei chiude a +1,2%, con gli investitori incoraggiati dai risultati trimestrali delle grandi corporation giapponesi.
TESLA, TRIMESTRALE SOPRA LE ATTESE
I conti di Tesla battono le attese degli analisti e il titolo guadagna il 5% nell’after-hours. L’utile adjusted per azione, nel primo trimestre dell’anno, è stato di 3,22 dollari, contro attese per 2,26 dollari, su ricavi di 18,76 miliardi di dollari, con un conensus a 17,80 miliardi. I ricavi sono aumentati dell’81% rispetto all’anno prima. Nei giorni scorsi Tesla aveva già comunicato la consegna di 310.048 vetture nel primo trimestre.
I PRESIDENTI DI BCE E FED AL PANEL DEL FMI
Sempre per restare in tema trimestrali, quelle di big come Nestlé, Abb, Antofagasta, Anglo American, Saipem potrebbero orientare i primi scambi. Sale l’attesa per i dati sull’inflazione dell’Eurozona a marzo (lettura finale con attesa conferma a 7,5%). In serata è prevista la partecipazione dei presidenti di Bce e Fed al panel del Fondo monetario internazionale.
SALE IL PREZZO DEL PETROLIO
Torna a correre il prezzo del greggio, con rialzi superiori al punto percentuale: il Brent scadenza giugno viene scambiato a 108,52 dollari al barile, mentre il Wti stessa scadenza a 103,74 dollari al barile. Il gas naturale segna +0,8% a 95 euro al megawattora. Sul fronte valutario si indebolisce il dollaro americano e il cambio euro/dollaro torna vicino a quota 1,09. Lo spread apre in rialzo a 167 punti base, sale leggermente anche il rendimento del decennale italiano al 2,58%.
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