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Generali Investments: gli investimenti inseguono la ripresa, ma senza fretta

Si attende una seconda metà del 2022 caratterizzata dal perdurare degli elementi di rischio che hanno prodotto un rallentamento della crescita, come l’impennata dei prezzi delle materie prime e politiche monetarie più restrittive

di Annalisa Lospinuso 20 Aprile 2022 10:23
financialounge -  Generali Investments mercati Michele Morganti the spotlight

La pandemia e la guerra hanno reso la prima metà del 2022 complicata. Gli asset rischiosi hanno dimostrato una buona resilienza, nonostante le difficoltà, ma permangono ancora molti fattori di rischio per i prossimi mesi. Ne parla Michele Morganti, Senior Strategist di Generali Insurance Asset Management, nel podcast The Spotlight

OUTLOOK 2022


“Nel nostro outlook 2022 – spiega Morganti - avevamo messo in guardia che i ritorni sarebbero stati più contenuti. Tra i principali rischi individuati c’erano il caro energia e le politiche monetarie più restrittive, entrambi si sono verificati. In una classica composizione di portafoglio (60% azioni e 40% obbligazioni) abbiamo visto una penalizzazione del 5% che è comunque meglio dell’inizio 2020. Notevole il crollo dell’indice dei titoli del Tesoro americano del 10% rispetto al picco dell’agosto 2020”. Le prospettive per la seconda parte dell’anno dipendono molto dal conflitto Russia-Ucraina, ma si dà per certo un rallentamento dell’economia e una politica monetaria più restrittiva soprattutto negli Usa.

RALLENTAMENTO IN VISTA


Per quanto riguarda il quadro macro, si prevede un deterioramento delle prospettive economiche nel secondo semestre dell’anno. “Abbiamo tagliato le nostre aspettative di crescita al 2,2 per cento per l’area euro (da oltre il 4 per cento) - dice Morganti - dato l’effetto trascinamento dell’1,9 per cento del 2021. La Bce per ora rimane più ottimista di noi e nella riunione di marzo ha tagliato le stime al 3,7 per cento. A nostro avviso i fattori negativi sono: l’impennata dei prezzi delle materie prime che incide sulla domanda globale, si tratta del peggior shock del potere d’acquisto dei consumatori europei dall’introduzione dell’euro. Anche il lato dell’offerta verrà colpita dai problemi sulla catena di approvvigionamento. Altri fattori di rischio sono il calo della fiducia di famiglie e imprese e il deterioramento delle condizioni finanziarie in risposta a politiche economiche più falco. Per gli Usa abbiamo tagliato le stime al 2,8 per cento nel 2022”.

BANCHE CENTRALI PIÙ FALCO


Le banche centrali hanno annunciato senza mezzi termini la fine delle politiche monetarie accomodanti e si trovano ora nella difficile situazione di dover gestire l’aumento dell’inflazione e il peggioramento del quadro economico. Come spiega l’esperto di Generali Insurance Asset Management, la priorità dei governatori rimane l’inflazione. “È la prima volta dagli anni '70 che le Banche centrali devono applicare la politica monetaria falco per spingere verso il basso l’inflazione – dice Morganti - anziché tenerla semplicemente sotto controllo. Pensiamo però che quando i dati economici cominceranno ad essere deludenti la posizione della Fed diventerà meno aggressiva”.

COME MODIFICARE IL PORTAFOGLIO


Vista l’attuale situazione di mercato, “abbiamo ridotto la ciclicità dei portafogli, rimanendo sottopesati sui titoli di Stato ma molto meno che in passato. Allo stesso modo – conclude Michele Morganti, Senior Strategist di Generali Insurance Asset Management - manteniamo la posizione corta sulla duration anche se di lieve entità e riteniamo che gli spread creditizi in Europa siano stati abbastanza colpiti rispetto ad altri premi a rischio. Privilegiamo strategie difensive: investment grade rispetto ad high yield, debito subordinato rispetto all’high yield puro, settori non finanziari e quelli difensivi. Abbiamo ridotto l’azionario ad underweight, non abbiamo fretta di investire dopo il recupero del mercato dai minimi di inizio marzo. La nostra strategia Barbell che combina titoli value e difensivi implica una visione overvalued su energia, assicurazioni, material, beni durevoli, alimentari e sanità”
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