La giornata sui mercati
Le Borse europee aprono la settimana in calo, pesano sempre i timori inflazione
Avvio debole per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori che seguono gli sviluppi della guerra in Ucraina e l'esito delle presidenziali francesi. In calo le Borse cinesi, dopo l’aumento di casi di Covid
di Fabrizio Arnhold 11 Aprile 2022 09:32

Le Borse europee iniziano la settimana senza slancio, accusando il calo delle Borse cinesi e con gli investitori che seguono l’esito del primo turno delle presidenziali francesi, che va verso un ballottaggio tra il presidente Macron e la candidata della destra, Marine Le Pen. A Milano il Ftse Mib apre a -0,67%, il Dax di Francoforte a -1,18%, il Cac 40 di Parigi a -0,56%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,75% e il Ftse 100 di Londra a -0,67%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata in calo, con l’indice Nikkei a -0,61%.
Secondo i dati del ministero dell’Interno francese, Emmanuel Macron ha ottenuto il 27,6% circa dei consensi, circa quattro punti sopra Le Pen che si ferma al 23,4%. Spostandoci in Cina, preoccupano i dati sul fronte Covid, con un aumento dei contagi, e l’inflazione sopra le attese a marzo (1,5%). In netto calo il prezzo del greggio: il Brent scadenza giugno perde l’1,6% a 100,96 dollari al barile, mentre il Wti maggio cede l’1,9% a 96,4 dollari al barile. Il gas è in lieve rialzo, a 104,5 euro al megawattora.
Gli investitori continuano a seguire gli sviluppi del conflitto in Ucraina, con l’offensiva russa che si sta spostando nella regione del Donbass. Cresce anche l’attenzione per la situazione dell’economia russa dopo che l’agenzia S&P ha posto il debito sovrano russo in default selettivo, dopo il pagamento in rubli dell’eurobond in dollari in scadenza il 4 aprile. Preoccupa non solo il dato dell’inflazione in Cina ma anche in Europa, con l’aumento dei prezzi che non ferma la sua corsa. In settimana focus sull’inflazione Usa di marzo.
La Fed potrebbe decidere per un più rapido rialzo dei tassi e questo tiene in allarme gli investitori. A Piazza Affari fari puntati su Generali (-0,38%), dopo le manovre in vista del rinnovo del board. Focus anche su Atlantia (-3,58%), da seguire le mosse dei fondi Gip e Brookfield. Lo spread sale a 170 punti dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, con il rendimento del BTp decennale benchmark al 2,42%.
MACRON AVANTI
Secondo i dati del ministero dell’Interno francese, Emmanuel Macron ha ottenuto il 27,6% circa dei consensi, circa quattro punti sopra Le Pen che si ferma al 23,4%. Spostandoci in Cina, preoccupano i dati sul fronte Covid, con un aumento dei contagi, e l’inflazione sopra le attese a marzo (1,5%). In netto calo il prezzo del greggio: il Brent scadenza giugno perde l’1,6% a 100,96 dollari al barile, mentre il Wti maggio cede l’1,9% a 96,4 dollari al barile. Il gas è in lieve rialzo, a 104,5 euro al megawattora.
GUERRA E INFLAZIONE
Gli investitori continuano a seguire gli sviluppi del conflitto in Ucraina, con l’offensiva russa che si sta spostando nella regione del Donbass. Cresce anche l’attenzione per la situazione dell’economia russa dopo che l’agenzia S&P ha posto il debito sovrano russo in default selettivo, dopo il pagamento in rubli dell’eurobond in dollari in scadenza il 4 aprile. Preoccupa non solo il dato dell’inflazione in Cina ma anche in Europa, con l’aumento dei prezzi che non ferma la sua corsa. In settimana focus sull’inflazione Usa di marzo.
A PIAZZA AFFARI FOCUS SU
La Fed potrebbe decidere per un più rapido rialzo dei tassi e questo tiene in allarme gli investitori. A Piazza Affari fari puntati su Generali (-0,38%), dopo le manovre in vista del rinnovo del board. Focus anche su Atlantia (-3,58%), da seguire le mosse dei fondi Gip e Brookfield. Lo spread sale a 170 punti dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, con il rendimento del BTp decennale benchmark al 2,42%.
Trending