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L’effetto delle sanzioni

Italia verso sequestro proprietà russe come fatto dalla Francia

Gli oligarchi russi finiscono nel mirino del Mef che ha iniziato la ricognizione delle proprietà degli “amici” del presidente russo Putin

di Fabrizio Arnhold 4 Marzo 2022 10:18
financialounge -  oligarchi Russia sanzioni ucraina yacht

Dopo la Francia, anche in Italia. Gli oligarchi russi finiscono nel mirino del ministero dell’Economia che ha iniziato la ricognizione delle proprietà dei miliardari sanzionati dall’Unione europea e considerati “amici” del presidente russo Vladimir Putin. La Francia ha già sequestrato i mega yacht dei miliardari di Mosca.

I SEQUESTRI IN FRANCIA


Il primo a finire sotto sequestro è stato “Amore Vero”, nome italiano ma yacht russo, di Sechin, amministratore delegato del gruppo petrolifero russo Rosneft. Più che uno yacht sempre più una nave: 86 metri, con il ponte principale che può diventare addirittura un eliporto. La dogana francese lo ha bloccato prima che salpasse frettolosamente per lasciare il sud della Francia.

LA “BLACK LIST”


Igor Sechin è finito nella lista nera degli oligarchi russi sanzionati dall’Ue e Usa. Stessa sorte per il figlio, Ivan e dirigente della stessa azienda, ma anche per il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, Mikhail Fridman e Petr Olegovich Aven, legati ad Alfa Group e alla principale banca nazionale, AlfaBank, ma anche il ministro dei Trasporti, il titolare del Dicastero dell'Edilizia e Sergei Pavlovich Rodulgin, tra i più più vicini al presidente russo. E lo stesso presidente Putin ha spostato il suo yacht personale, il “Gracefus”, da Amburgo a Kaliningrad solo due settimane prima dell’invasione russa in Ucraina.

SI MUOVE ANCHE L’ITALIA


Nei giorni scorsi è stato sequestrato anche il superyacht da 600 milioni di dollari del miliardario russo Alisher Usmanov, in un cantiere navale di Amburgo. L’imbarcazione Dilbar, di 512 piedi, costruita “su misura” in 52 mesi dal costruttore navale tedesco Lürssen, è lo yacht a motore più grande del mondo e può ospitare un equipaggio di circa 100 persone. E in Italia? Si muove l’Unità di informazione finanziaria (Uif). Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato l’iniziativa di voler mettere a punto un registro internazionale pubblico degli oligarchi con patrimonio superiore ai 10 milioni di euro, coinvolgendo anche gli altri partner europei. Gli oligarchi sono adesso in cerca di porti sicuri.
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