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La giornata sui mercati

Europa in calo in attesa della Fed

Avvio debole per listini del Vecchio Continente, si attendono le decisioni del Fomc per contrastare l’aumento dell’inflazione. Sale la tensione in Ucraina: gli Stati Uniti raccomandano di lasciare il Paese

di Fabrizio Arnhold 24 Gennaio 2022 09:11
financialounge -  borse FED mercati ucraina Wall Street

Inizio di settimana in salita per le Borse europee, sulla scia del sel-off di venerdì a Wall Street e con gli investitori che guardano alla prossima riunione della Fed. A Milano il Ftse Mib apre a -0,69%, il Dax di Francoforte a -0,67%, il Cac 40 di Parigi -0,64%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,46% e il Ftse 100 di Londra a -0,22%. Chiusura in lieve rialzo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che archivia la giornata di contrattazioni a +0,24%, con l’imminente stretta monetaria negli Usa che fa crescere i timori degli investitori.

ATTESA PER IL FOMC


Questa settimana occhi puntati sul Federal Open Market Committee (Fomc, il braccio operativo monetario della Fed) che si riunirà martedì e mercoledì per definire le linee guida da seguire in tema di politica monetaria. Preoccupa l’aumento dell’inflazione, destinato a durare anche nei prossimi mesi: il presidente della Fed, Jerome Powell, terrà una conferenza stampa al termine del meeting, mercoledì sera (20.30 ore italiane). Sono attese indicazioni sulle prossime mosse di marzo, con il già annunciato aumento dei tassi.

TENSIONI IN UCRAINA


L’altro fattore che pesa sui mercati riguarda la crescente tensione tra Ucraina e Russia, con i rischi di un imminente conflitto. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha comunicato ieri a tutti i cittadini americani di lasciare il Paese, sottolineando il preoccupante dispiegamento di forze militari russe al confine. La Russia ha negato di preparare operazioni militari ma la tensione nell’are resta alta.

VERSO LA FINE DELLA PANDEMIA?


Fanno ben sperare le indicazioni dell’Oms, secondo cui la variante Omicron potrebbe rappresentare la fine della pandemia in Europa. Sul fronte macroeconomico, sono in calendario gli indici Pmi, che misurano l’attività manifatturiera di gennaio. Nel valutario, l’euro vale 1,1327 dollari, mentre torna a salire il prezzo del greggio. Il Wti scadenza marzo è scambiato a 85,73 dollari al barile, in progresso dello 0,69%. Lo spread apre a 133 punti base nel giorno del voto sul Colle.
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